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Psicodramma Cagliari, al Penzo è 0-0: i sardi retrocedono in B nonostante il ko della Salernitana
Da psicodramma a psicodramma. Il Cagliari non approfitta della clamorosa debacle della Salernitana contro l’Udinese, non riesce a sbloccare la partita con il Venezia e retrocede in Serie B. È solo 0-0 al Penzo, nonostante una ripresa-assedio da parte dei sardi, che cercano in ogni modo di trovare il gol ma trovano sulla propria strada una precisione non proprio letale e un super Niki Maenpaa, portiere dei veneti, che salva almeno in due occasioni gol che sembravano fatti. Finisce dunque in parità la sfida, con il Venezia che chiude ultimo e con una contestazione dei tifosi verso la proprietà e con un Cagliari in lacrime, che non sfrutta una chance enorme.
Johnsen si divora l’1-0, di Joao Pedro l’unico squillo sardo
Nel primo tempo è il Venezia ad andare più vicino alla rete. La squadra di Soncin, dopo appena quattro minuti, ha una chance enorme con Dennis Johnsen, che liberato in area da Crnigoj, non trova la porta dal limite dell’area piccola, in uno contro uno con Cragno. Quella dell’attaccante norvegese resta l’occasione più grossa di un primo tempo, ricco di tensione per la squadra di Agostini, che da Salerno aveva solo buone notizie. Sono però poche le chance per il Cagliari, che ci prova con un tentativo di deviazione volante di Joao Pedro in area Venezia, terminato sul fondo, e un tiro da lontano di Rog - entrato al posto dell’infortunato Lykogiannis - che viene respinto in qualche modo da Maenpaa.
Assedio Cagliari, ma è Serie B
Le notizie da Salerno ingolosiscono il Cagliari, che con una vittoria sarebbe sicuro della salvezza. La squadra di Agostini si spinge all’attacco, alla ricerca del gol che potrebbe rompere gli equilibri. Ci prova Bellanova, poi è il turno di Joao Pedro: il Venezia si salva. E i veneti si salvano anche grazie ad un incredibile Maenpaa, che ancora su Bellanova compie un vero e proprio miracolo, dopo un colpo di testa ravvicinato dell’ex Bordeaux. La fase centrale della ripresa vede un assedio totale del Cagliari, che attacca con sette-otto uomini, non riuscendo però a sbloccare la contesa. Passa il tempo e i sardi diventano più nervosi: la manovra si inceppa, la squadra gioca con troppa frenesia e non è lucida nelle scelte finali. Il Venezia, dal suo lato, resta piuttosto ordinato, senza però riuscire ad essere incisivo nella metà campo dei sardi, lasciando peraltro quasi completamente il possesso alla squadra di Agostini. Joao Pedro ha un’occasione enorme dopo una bella azione di Bellanova ma viene rimpallato miracolosamente da Caldara, Mateju fa correre un brivido lungo la schiena dei sardi con un tiro pericoloso, respinto in angolo da Cragno. Agostini si gioca il tutto per tutto e a dieci dalla fine inserisce sia Keita Balde che Pereiro, restando a difendere con solo un paio di uomini. Pereiro entra bene in partita, ci prova da fuori ma Maenpaa salva ancora: Maresca concede sei minuti di recupero, i sardi provano ancora il tutto per tutto, ma la porta del Venezia pare maledetta. Finisce 0-0, il Cagliari retrocede in B dopo sei anni.
Johnsen si divora l’1-0, di Joao Pedro l’unico squillo sardo
Nel primo tempo è il Venezia ad andare più vicino alla rete. La squadra di Soncin, dopo appena quattro minuti, ha una chance enorme con Dennis Johnsen, che liberato in area da Crnigoj, non trova la porta dal limite dell’area piccola, in uno contro uno con Cragno. Quella dell’attaccante norvegese resta l’occasione più grossa di un primo tempo, ricco di tensione per la squadra di Agostini, che da Salerno aveva solo buone notizie. Sono però poche le chance per il Cagliari, che ci prova con un tentativo di deviazione volante di Joao Pedro in area Venezia, terminato sul fondo, e un tiro da lontano di Rog - entrato al posto dell’infortunato Lykogiannis - che viene respinto in qualche modo da Maenpaa.
Assedio Cagliari, ma è Serie B
Le notizie da Salerno ingolosiscono il Cagliari, che con una vittoria sarebbe sicuro della salvezza. La squadra di Agostini si spinge all’attacco, alla ricerca del gol che potrebbe rompere gli equilibri. Ci prova Bellanova, poi è il turno di Joao Pedro: il Venezia si salva. E i veneti si salvano anche grazie ad un incredibile Maenpaa, che ancora su Bellanova compie un vero e proprio miracolo, dopo un colpo di testa ravvicinato dell’ex Bordeaux. La fase centrale della ripresa vede un assedio totale del Cagliari, che attacca con sette-otto uomini, non riuscendo però a sbloccare la contesa. Passa il tempo e i sardi diventano più nervosi: la manovra si inceppa, la squadra gioca con troppa frenesia e non è lucida nelle scelte finali. Il Venezia, dal suo lato, resta piuttosto ordinato, senza però riuscire ad essere incisivo nella metà campo dei sardi, lasciando peraltro quasi completamente il possesso alla squadra di Agostini. Joao Pedro ha un’occasione enorme dopo una bella azione di Bellanova ma viene rimpallato miracolosamente da Caldara, Mateju fa correre un brivido lungo la schiena dei sardi con un tiro pericoloso, respinto in angolo da Cragno. Agostini si gioca il tutto per tutto e a dieci dalla fine inserisce sia Keita Balde che Pereiro, restando a difendere con solo un paio di uomini. Pereiro entra bene in partita, ci prova da fuori ma Maenpaa salva ancora: Maresca concede sei minuti di recupero, i sardi provano ancora il tutto per tutto, ma la porta del Venezia pare maledetta. Finisce 0-0, il Cagliari retrocede in B dopo sei anni.
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