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Fiorentina, Jovic e altri dieci: Italiano punta sul serbo per una doppia svolta
Tutto ruota intorno a Luka Jovic. O quasi. La Fiorentina che si presenterà stasera al Tynecastle di Edimburgo, oltre a dover ritrovare la voglia di vincere come richiesto Italiano, dovrà ripartire dalla voglia dell'attaccante serbo di fare gol e di mettersi a disposizione dei compagni. Il suo ingresso in campo nella ripresa contro l'Atalanta, è piaciuto al tecnico viola che si è convinto di dargli subito una nuova chance dal primo minuto in una delle gare chiave della stagione.
"Serve anche un po' di orgoglio personale" ha dichiarato Italiano parlando dell'ex Real Madrid nella conferenza della vigilia. Non è dunque solo una questione di squadra, che chiaramente dovrà aiutarlo a sbloccarsi "anche con un gol sporco", ma servirà sicuramente un altro atteggiamento rispetto a questo inizio di stagione che ha visto Jovic segnare solo all'esordio contro in A contro la Cremonese.
Jovic e altri undici verrebbe da dire, che è un qualcosa tutt'altro che banale se si pensa a come nelle ultime due partite giocate, Italiano abbia lasciato fuori sia lui che Cabral in favore di Kouame, rimasto in estate con un ruolo diverso dalla punta e che ora è quasi diventato titolare tanto da far dichiarare al tecnico degli Hearts Neilson: "Lo temo". E allora spazio a Jovic, per una svolta personale e di squadra. Per cambiare passo in Europa e rilanciare la corsa alla Conference League, che non sarà la Champions ma che per una Fiorentina in difficoltà anche in campionato può essere il modo giusto per non gettare al vento con largo anticipo, un'intera stagione.
"Serve anche un po' di orgoglio personale" ha dichiarato Italiano parlando dell'ex Real Madrid nella conferenza della vigilia. Non è dunque solo una questione di squadra, che chiaramente dovrà aiutarlo a sbloccarsi "anche con un gol sporco", ma servirà sicuramente un altro atteggiamento rispetto a questo inizio di stagione che ha visto Jovic segnare solo all'esordio contro in A contro la Cremonese.
Jovic e altri undici verrebbe da dire, che è un qualcosa tutt'altro che banale se si pensa a come nelle ultime due partite giocate, Italiano abbia lasciato fuori sia lui che Cabral in favore di Kouame, rimasto in estate con un ruolo diverso dalla punta e che ora è quasi diventato titolare tanto da far dichiarare al tecnico degli Hearts Neilson: "Lo temo". E allora spazio a Jovic, per una svolta personale e di squadra. Per cambiare passo in Europa e rilanciare la corsa alla Conference League, che non sarà la Champions ma che per una Fiorentina in difficoltà anche in campionato può essere il modo giusto per non gettare al vento con largo anticipo, un'intera stagione.
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