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Le dimissioni di Agnelli e del CDA, inchiesta PRISMA e nuovo d.g. Tutto sul terremoto Juventus
Un vero e proprio terremoto in casa Juventus. Si è dimesso tutto il Consiglio di Amministrazione bianconero, lasciano anche il presidente Andrea Agnelli e Pavel Nedved. La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo, con la Juventus che ha emesso un lunghissimo comunicato per comunicare tutte le decisioni prese: Su proposta del Presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti, tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico.
Ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vicepresidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato".
Dal comunicato è emerso anche il nome del nuovo Direttore Generale della Juventus: si tratta di Maurizio Scanavino: "Al fine di rafforzare il management della Società, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di conferire l’incarico di Direttore Generale al dott. Maurizio Scanavino".
Dal comunicato pubblicato dalla Juventus, emerge la data della prossima Assemblea dei soci per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. La data fissata è quella del 18 gennaio 2023.
"Il Consiglio proseguirà la propria attività in regime di prorogatio sino all’Assemblea dei soci che è stata convocata per il 18 gennaio 2023 per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione (eccezion fatta per l’amministratore Daniela Marilungo che ha rassegnato le proprie dimissioni con dichiarazione separata; cfr. infra per ulteriori informazioni). Juventus continuerà a collaborare e cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della Società dalla Consob e dalla Procura", si legge nel comunicato del club bianconero.
Superlega, caso plusvalenze e inchiesta Prisma: da dove nasce il terremoto Juve:
Superlega. I primi motivi di attrito fra Agnelli e John Elkann, capofamiglia e guida di Exor, nascono ai tempi dell'adesione alla European Super League, di cui la Juve rimane uno dei tre club fondatori. Già a marzo 2021, subito dopo l'annuncio e la frettolosa ritirata del progetto, iniziarono a circolare voci e indiscrezioni su possibili dimissioni di Agnelli, soprattutto per le modalità con cui la vicenda è stata gestita dal punto di vista mediatico.
Il caso plusvalenze. Chiuso a livello sportivo con il proscioglimento di tutti gli indagati, ha scavato altre fratture all'interno del mondo bianconero. E, a prescindere dal verdetto, fatto luce su una gestione economica della società che non ha dissipato i dubbi della casa madre su tutto l'andamento del club dopo l'addio di Beppe Marotta, un momento spartiacque nella storia recente bianconera.
Il caso Prisma e le precisazioni della Consob sono le ultime tessere del mosaico, quelle decisivo. Del primo la questione plusvalenze è soltanto un filone, l'altro porta alla famosa "carta di Ronaldo" e in generale alla questione degli stipendi sospesi (tramite accordo con i giocatori) nei mesi della pandemia. Allo stato attuale, non è ancora chiaro quali possano esserne gli esiti dal punto di vista giudiziario, ma i soggetti coinvolti nelle indagini degli inquirenti, che stanno proseguendo il proprio lavoro, sono tanti, a partire dallo stesso Agnelli. Sul filone investigativo si inseriscono da ultimo le indicazioni arrivate dalla Consob relativamente all'ultimo bilancio, per la cui approvazione si arriverà ormai almeno all'assemblea del 18 gennaio 2023, ennesimo rinvio ufficializzato nel comunicato di oggi.
Ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vicepresidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato".
Dal comunicato è emerso anche il nome del nuovo Direttore Generale della Juventus: si tratta di Maurizio Scanavino: "Al fine di rafforzare il management della Società, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di conferire l’incarico di Direttore Generale al dott. Maurizio Scanavino".
Dal comunicato pubblicato dalla Juventus, emerge la data della prossima Assemblea dei soci per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. La data fissata è quella del 18 gennaio 2023.
"Il Consiglio proseguirà la propria attività in regime di prorogatio sino all’Assemblea dei soci che è stata convocata per il 18 gennaio 2023 per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione (eccezion fatta per l’amministratore Daniela Marilungo che ha rassegnato le proprie dimissioni con dichiarazione separata; cfr. infra per ulteriori informazioni). Juventus continuerà a collaborare e cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della Società dalla Consob e dalla Procura", si legge nel comunicato del club bianconero.
Superlega, caso plusvalenze e inchiesta Prisma: da dove nasce il terremoto Juve:
Superlega. I primi motivi di attrito fra Agnelli e John Elkann, capofamiglia e guida di Exor, nascono ai tempi dell'adesione alla European Super League, di cui la Juve rimane uno dei tre club fondatori. Già a marzo 2021, subito dopo l'annuncio e la frettolosa ritirata del progetto, iniziarono a circolare voci e indiscrezioni su possibili dimissioni di Agnelli, soprattutto per le modalità con cui la vicenda è stata gestita dal punto di vista mediatico.
Il caso plusvalenze. Chiuso a livello sportivo con il proscioglimento di tutti gli indagati, ha scavato altre fratture all'interno del mondo bianconero. E, a prescindere dal verdetto, fatto luce su una gestione economica della società che non ha dissipato i dubbi della casa madre su tutto l'andamento del club dopo l'addio di Beppe Marotta, un momento spartiacque nella storia recente bianconera.
Il caso Prisma e le precisazioni della Consob sono le ultime tessere del mosaico, quelle decisivo. Del primo la questione plusvalenze è soltanto un filone, l'altro porta alla famosa "carta di Ronaldo" e in generale alla questione degli stipendi sospesi (tramite accordo con i giocatori) nei mesi della pandemia. Allo stato attuale, non è ancora chiaro quali possano esserne gli esiti dal punto di vista giudiziario, ma i soggetti coinvolti nelle indagini degli inquirenti, che stanno proseguendo il proprio lavoro, sono tanti, a partire dallo stesso Agnelli. Sul filone investigativo si inseriscono da ultimo le indicazioni arrivate dalla Consob relativamente all'ultimo bilancio, per la cui approvazione si arriverà ormai almeno all'assemblea del 18 gennaio 2023, ennesimo rinvio ufficializzato nel comunicato di oggi.
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