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Sliding doors Palladino: dal possibile ritorno in viola alla firma fino al 2027 con l'Atalanta
L’Atalanta ha ufficializzato l’arrivo di Raffaele Palladino sulla panchina nerazzurra. Il tecnico campano prende il posto di Ivan Juric, esonerato dalla Dea:
Il comunicato ufficiale del club
“Atalanta BC è lieta di comunicare che il ruolo di responsabile tecnico della Prima Squadra è stato affidato a Raffaele Palladino, 41enne allenatore che ha al suo attivo - dopo gli inizi nelle squadre Under 15 e Primavera del Monza - 126 panchine fra i professionisti, di cui 73 con il Monza e 53 con la Fiorentina, alla guida della quale è arrivato al sesto posto con 65 punti nello scorso campionato di Serie A, raggiungendo anche la semifinale della UEFA Conference League 2024/2025.
Raffaele Palladino si è legato al Club nerazzurro con un contratto fino al 30 giugno 2027.
Lo seguiranno in nerazzurro Stefano Citterio (allenatore in seconda), Federico Peluso (collaboratore tecnico), Fabio Corabi (preparatore atletico), Nicola Riva (collaboratore preparatore atletico), Andrea Ramponi (match analyst) e Mattia Casella (match analyst).
Raffaele Palladino si avvarrà anche dei seguenti collaboratori già presenti sin da inizio stagione: Cristian Raimondi (collaboratore tecnico), Marco Savorani (preparatore dei portieri), Sabino Oliva (collaboratore preparatore dei portieri), Marcello Iaia (specialist analyst of performance), Stefano Brambilla (match analyst) e Andrea Vigni (collaboratore preparatore atletico).
La famiglia Percassi, quella Pagliuca e tutto il Club rivolgono un caloroso benvenuto nella famiglia nerazzurra a mister Raffaele Palladino e ai suoi collaboratori”.
Intercettato dalle telecamere di Sky Sport, il nuovo tecnico nerazzurro si è limitato a un sorriso e a poche parole: “Un messaggio ai tifosi? Sono felice”, ha dichiarato all’uscita dal centro sportivo.
La tentazione Fiorentina prima della firma con l'Atalanta
Nei giorni scorsi, prima di accettare l’offerta dell’Atalanta, Palladino è stato vicino a un clamoroso ritorno alla Fiorentina. Dopo l’esonero di Pioli, infatti, il suo nome era tornato con forza tra le opzioni del club toscano, spinto anche dal favore di una parte dello spogliatoio viola, ancora legata al tecnico napoletano.
Secondo indiscrezioni, l’assenza del ds Pradè – con cui i rapporti si erano incrinati – e il sostegno di diversi senatori avevano riaperto la porta a un possibile “Palladino bis”, ipotesi poi sfumata con la scelta definitiva di Vanoli.
Una sliding door che, di fatto, ha spalancato al tecnico la strada per Bergamo, dove ora potrà scrivere un nuovo capitolo della sua carriera.
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