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Fiorentina, Ferrari: "Mie dimissioni? L'anno scorso 65 punti. C'eravamo io, Pradé e Commisso"
"Lo avessimo esonerato due mesi fa sarebbero passate pochissime partite… Noi abbiamo fatto una scelta, speso soldi con l'idea di alzare l'asticella”. Alessandro Ferrari, direttore generale della Fiorentina, è tornato così sui tempi lunghi per l’esonero di Stefano Pioli: “Poi c'è la realtà: qualcosa poteva essere fatto in modo diverso, qualcuno poteva dare qualcosa di diverso, ma noi oggi dobbiamo guardare in faccia la realtà e la classifica che parla di un ultimo posto.
Pensiamo a domenica e alla Juventus, poi l'obiettivo sarà fare un punto dopo l'altro partita dopo partita. Sarebbe brutto oggi dire a cosa puntiamo perché puntiamo solo alla realtà dei fatti".
Ha mai pensato di fare un passo indietro?
"No. Lo scorso anno abbiamo fatto 65 punti e c'eravamo io, Pradè e Commisso. Il presidente crede nel mio lavoro, ho la sua fiducia e ho delle responsabilità e per me sono stimoli per fare sempre meglio. Per il resto sarà eventualmente il presidente a decidere".
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