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Tra un mese apre il mercato, che farà la Fiorentina? Pesano ancora i 90 milioni spesi in estate
Alzi la mano chi - a un mese esatto dall'apertura della finestra del calciomercato invernale - avrebbe mai ipotizzato di vedere la Fiorentina in questa situazione. Ultimo posto in classifica (assieme al Verona), zero vittorie a referto, un allenatore esonerato e un cammino in Conference League che - a discapito degli scorsi anni - adesso non è nemmeno troppo saldo.
Il possibile mercato in entrata. Difficile dunque ipotizzare come la Fiorentina deciderà di muoversi a partire dal 2 gennaio (tra un mese esatto, appunto). Le rivoluzioni in corso d'opera non sono mai di buon auspicio, così come resta da capire quanto possa/voglia spendere una società che soltanto la scorsa estate ha sborsato circa 90 milioni di euro per una campagna acquisti che ad oggi risulta un disastro totale. Evidente, passando rapidamente in rassegna le criticità della squadra adesso allenata da Paolo Vanoli, come quello di un centrocampista di peso sia forse la vera necessità della Fiorentina, contando che per ora sia Nicolussi Caviglia che Fagioli stanno deludendo e non poco. Là in avanti, invece, potrebbe muoversi qualcosa, magari con la ricerca di un attaccante che possa saltare l'uomo (Boba, ad esempio) e variare le soluzione tattiche che al momento Gudmundsson non riesce a dare. E la difesa? Tutto dipende - o quasi - da Comuzzo.
Il possibile mercato in uscita. Dicevamo di Pietro Comuzzo, colui che da enfant prodige viola è passato stabilmente al ruolo di riserva. Da monitorare, dunque, possibili eventuali movimenti in uscita per il difensore classe 2005 (al netto di possibili cambi di modulo che potrebbero ridargli un ruolo da protagonista), mentre tra chi può lasciare Firenze già a gennaio ci sono due centrocampisti tra i meno utilizzati in rosa: Sabiri e Richardson.
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