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Antognoni: "Con Commisso non ci siamo trovati, mi ha degradato senza motivo"
L'ex fantasista Giancarlo Antognoni, bandiera della Fiorentina e oggi capo delegazione delle Nazionali Under italiane, ha parlato all'edizione odierna de La Nazione, soffermandosi anche sulle attuali difficoltà della società toscana: "Non vedo fiorentinità: lo ha detto anche Vittorio (Cecchi Gori, ndr). E questo incide a livello societario. Alla squadra manca tranquillità, la piazza è esigente ma non fa mancare il suo sostegno. Ormai il singolo non vince più da solo, serve il gruppo. Un tempo si andava a cena tutti insieme, oggi mi sembra che tra i giocatori ci sia meno contatto, l'era dei social ha cambiato anche le dinamiche di spogliatoi".
Per Antognoni incide anche il Franchi, in uno stato di cantiere aperto: "Sì, anche questo è un fattore. Rifarlo nuovo sarebbe stato meglio, per i lavori al Franchi servirà tempo ma avremo comunque uno stadio all'altezza".
Dopo l'assenza all'inaugurazione del Viola Park, Antognoni mancherà anche alla festa per il centenario? Prosegue e conclude: "lo festeggio con la gente, non con le proprietà. Sono sempre stato coerente con tutti: società e tifosi. In campo le giocate facili non mi piacevano, facevo sempre la scelta più azzardata, così anche fuori. E la mia dignità me la gioco con tutti. Con Commisso non ci siamo trovati, mi sono sentito degradato senza motivo".
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