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Atalanta, rimonta Champions: 2-1 e quarto posto. Napoli, troppi errori
Nel posticipo della 33esima giornata di Serie A, l'Atalanta ha conquistato un fondamentale successo in chiave Champions League: vittoria in rimonta della squadra di Gasperini che è andata sotto dopo il gol realizzato da Mertens al 28esimo, ha sofferto, resistito e poi ha ribaltato il match grazie a uno straordinario Duvan Zapata, decisivo con un gol e un assist.
Napoli a segno (ma poteva segnare di più) - Serata di rimpianti per il Napoli, perché la squadra di Ancelotti questa sera ha creato tantissime occasioni. Ma è andata a segno in una sola circostanza al 28esimo con un colpo di Mertens piuttosto fortunoso col gluteo, ma al termine di una bella azione in velocità sull'asse Callejon-Malcuit.
E' una rete arrivata al termine di un lungo forcing, che non s'è arrestato nemmeno dopo l'1-0, e durante una partita che ha visto il Napoli sprecare tanto. Troppo. Le occasioni divorate dalla squadra di Ancelotti quasi non si contano: Mertens che scivola dopo 10 minuti a tu per tu con Gollini, due tiri a botta sicura tra il 34esimo e il 35esimo e il salvataggio sulla linea di Masiello sullo scavetto di Milik sono solo alcune delle più clamorose palle gol fallite dagli azzurri.
Atalanta più cinica, Duvan Zapata straordinario - L'Atalanta nel primo tempo era messa peggio in campo. Pativa le ripartenze veloci del Napoli e la posizione di Callejon, che s'accentrava e lasciava spazi e Malcuit. La squadra nerazzurra è però stata brava a resistere, a rientrare negli spogliatoi con un solo gol di svantaggio e a resettare le idee nella pancia del San Paolo. Bravo anche Gasperini, che con gli inserimenti di Palomino e soprattutto Ilicic ha permesso alla sua squadra di sfruttare gli spazi a disposizione e di mettere in difficoltà il Napoli.
Il resto l'ha fatto Duvan Zapata, il grande ex. Che prima ha depositato in rete un perfetto assist di Hateboer e poi ha servito a Pasalic il gol del sorpasso su un piatto d'argento. Due gol arrivati nel giro di undici minuti che hanno ribaltato il match e permesso all'Atalanta di agganciare il Milan al quarto posto.
Per il Napoli la crisi prosegue: inspiegabile la sconfitta di oggi, frutto quasi esclusivamente dei troppi gol divorati dalle parti di Gollini.
Napoli a segno (ma poteva segnare di più) - Serata di rimpianti per il Napoli, perché la squadra di Ancelotti questa sera ha creato tantissime occasioni. Ma è andata a segno in una sola circostanza al 28esimo con un colpo di Mertens piuttosto fortunoso col gluteo, ma al termine di una bella azione in velocità sull'asse Callejon-Malcuit.
E' una rete arrivata al termine di un lungo forcing, che non s'è arrestato nemmeno dopo l'1-0, e durante una partita che ha visto il Napoli sprecare tanto. Troppo. Le occasioni divorate dalla squadra di Ancelotti quasi non si contano: Mertens che scivola dopo 10 minuti a tu per tu con Gollini, due tiri a botta sicura tra il 34esimo e il 35esimo e il salvataggio sulla linea di Masiello sullo scavetto di Milik sono solo alcune delle più clamorose palle gol fallite dagli azzurri.
Atalanta più cinica, Duvan Zapata straordinario - L'Atalanta nel primo tempo era messa peggio in campo. Pativa le ripartenze veloci del Napoli e la posizione di Callejon, che s'accentrava e lasciava spazi e Malcuit. La squadra nerazzurra è però stata brava a resistere, a rientrare negli spogliatoi con un solo gol di svantaggio e a resettare le idee nella pancia del San Paolo. Bravo anche Gasperini, che con gli inserimenti di Palomino e soprattutto Ilicic ha permesso alla sua squadra di sfruttare gli spazi a disposizione e di mettere in difficoltà il Napoli.
Il resto l'ha fatto Duvan Zapata, il grande ex. Che prima ha depositato in rete un perfetto assist di Hateboer e poi ha servito a Pasalic il gol del sorpasso su un piatto d'argento. Due gol arrivati nel giro di undici minuti che hanno ribaltato il match e permesso all'Atalanta di agganciare il Milan al quarto posto.
Per il Napoli la crisi prosegue: inspiegabile la sconfitta di oggi, frutto quasi esclusivamente dei troppi gol divorati dalle parti di Gollini.
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