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Strinic: “Giampaolo, il Milan non è per tutti. Pioli ok”
“Mi alleno con un preparatore in attesa di rientrare”. Dalla Croazia il difensore Ivan Strinic, svincolato dopo aver risolto il contratto con il Milan, continua ad allenarsi, in attesa di rientrare e tornare protagonista. E intanto parla a TuttoMercatoWeb.
Su di lei c’erano Parma e SPAL...
“Avevo qualche offerta quando ero sotto contratto con il Milan. Mi volevano in prestito, ho preferito evitare. Perché ho famiglia e non voglio cambiare squadra dopo un anno”.
Che fatica il Milan...
“Difficile parlarne, ho vissuto solo qualche settimana. Poi sono tornato in Croazia”.
Perché ha risolto il contratto?
“Il Milan ha cambiato tanto. Allenatore, direttore sportivo. Il mister non mi vedeva come una prima opzione. Quando ho visto che non ero considerato non volevo rimanere solo per allenarmi. Ho giocato in ritiro qualche partita, ho parlato con i direttori e abbiamo deciso di separarci”.
Con Gattuso il rendimento del Milan era diverso...
“Beh, rispetto a come vanno le cose per adesso, Gattuso sicuramente ha fatto meglio. Però non siamo riusciti ad andare in Champions League. Con Gattuso e il suo staff sono stato bene, però sono arrivato in ritardo e quindi era difficile giocare. Credevo che rimanessero e di fare il ritiro con loro per avere più spazio. E invece...”.
E invece ha ritrovato Giampaolo dopo averlo avuto alla Samp...
“Sono stato nove mesi con lui, è stato un anno strano. I primi mesi ho giocato, poi non mi hanno più fatto giocare da quando hanno saputo che sarei andato al Milan”.
Il Milan ha cambiato allenatore, si riparte da Pioli. L’uomo giusto per fare bene?
“Si. Ne sono sicuro. Il Milan ha tanti giocatori forti, mancava qualcosa. Magari la mentalità. Ma i calciatori sono forti in tutti i ruoli”.
Giampaolo ha faticato. Prima occasione in una grande, flop di risultati.
“Il Milan è una società grande, ha una storia. Non è per tutti. Ma Giampaolo ha tante qualità, lui e il suo staff. Non so cosa sia successo, avevamo fatto un buon ritiro. Quello che è successo è strano. Ci voleva tempo. Ma con Pioli il Milan si rialzerà, ha tanta esperienza e può fare bene”.
E lei si vede di nuovo in Italia?
“Beh, perché no? Intanto mi alleno...”.
Su di lei c’erano Parma e SPAL...
“Avevo qualche offerta quando ero sotto contratto con il Milan. Mi volevano in prestito, ho preferito evitare. Perché ho famiglia e non voglio cambiare squadra dopo un anno”.
Che fatica il Milan...
“Difficile parlarne, ho vissuto solo qualche settimana. Poi sono tornato in Croazia”.
Perché ha risolto il contratto?
“Il Milan ha cambiato tanto. Allenatore, direttore sportivo. Il mister non mi vedeva come una prima opzione. Quando ho visto che non ero considerato non volevo rimanere solo per allenarmi. Ho giocato in ritiro qualche partita, ho parlato con i direttori e abbiamo deciso di separarci”.
Con Gattuso il rendimento del Milan era diverso...
“Beh, rispetto a come vanno le cose per adesso, Gattuso sicuramente ha fatto meglio. Però non siamo riusciti ad andare in Champions League. Con Gattuso e il suo staff sono stato bene, però sono arrivato in ritardo e quindi era difficile giocare. Credevo che rimanessero e di fare il ritiro con loro per avere più spazio. E invece...”.
E invece ha ritrovato Giampaolo dopo averlo avuto alla Samp...
“Sono stato nove mesi con lui, è stato un anno strano. I primi mesi ho giocato, poi non mi hanno più fatto giocare da quando hanno saputo che sarei andato al Milan”.
Il Milan ha cambiato allenatore, si riparte da Pioli. L’uomo giusto per fare bene?
“Si. Ne sono sicuro. Il Milan ha tanti giocatori forti, mancava qualcosa. Magari la mentalità. Ma i calciatori sono forti in tutti i ruoli”.
Giampaolo ha faticato. Prima occasione in una grande, flop di risultati.
“Il Milan è una società grande, ha una storia. Non è per tutti. Ma Giampaolo ha tante qualità, lui e il suo staff. Non so cosa sia successo, avevamo fatto un buon ritiro. Quello che è successo è strano. Ci voleva tempo. Ma con Pioli il Milan si rialzerà, ha tanta esperienza e può fare bene”.
E lei si vede di nuovo in Italia?
“Beh, perché no? Intanto mi alleno...”.
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