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tmw / fiorentina / A tu per tu
...con MoggiTUTTO mercato WEB
© foto di Simone Calabrese
giovedì 24 ottobre 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

...con Moggi

“Juve, l’importante era vincere. Inter, i bianconeri meglio nelle seconde linee. Europa, l’Atalanta specchio della Serie A. Giampaolo, un errore accettare il Milan. Pagliara e il Rolex a Ferguson...”
“La cosa importante sono i tre punti, che hanno portato alla sicurezza del superamento del girone. Non è stata una gran partita ma l’importante è vincere”. Così a TuttoMercatoWeb sulla Juventus l’ex dg bianconero, Luciano Moggi.

A trascinare la Juve ci ha pensato Dybala, che in estate poteva andare via...
“E adesso è tutto a posto. La Juve è prima in campionato e nel girone. Meglio di così... Se andiamo a vedere il gioco, comunque, quando pressi alto ci sta di prendere gol. La Juve ha data dimostrazione di essere ferma sull’argomento e non venire meno nei momenti difficili. Subire gol e rimanere in svantaggio non è una posizione comoda”.

Scudetto: Juve o Inter?
“Ho visto la partita di Milano. La differenza sta anche nelle seconde linee. La Juventus rispetto all’Inter ha più soluzioni. E questo può essere molto importante”.

Chi ha fatto male, in Champions, è l’Atalanta...
“È lo specchio del nostro campionato. La Serie A è più facile di altri campionati. In Italia l’Atalanta è tra le prime, poi in Europa avete visto... però fa ciò che può. E qualificarsi sarebbe importante perché la qualificazione porta introiti”.


Europa League: la Roma se la vedrà con la prima classificata del campionato tedesco.
“Non è che il Borussia Moencheglabach sia una grandissima squadra, però sta facendo bene in campionato ed è prima in classifica. È una squadra da rispettare”.

E il Milan, direttore? È arrivato Pioli al posto di Giampaolo.
“La prima di Pioli non è andata benissimo. Ha giocato Leao dall’inizio, poi è entrato Piatek e ha segnato. Giampaolo non ha fatto bella figura, ma il suo errore è stato aver accettato il Milan perché si chiama Milan. Al massimo i rossoneri possono ambire all’Europa League”.

Juventus-Manchester United di qualche anno fa, quando lei era dirigente bianconero, decisa da... un Rolex da trentacinquemila euro regalato a Ferguson. Questa l’accusa di Giuseppe Pagliara, agente che praticava qualche anno fa e da qualcuno indicato come suo collaboratore. Come risponde?
“Da una parte c’è Ferguson che ritengo essere un uomo integerrimo e simbolo di onestà, dall’altra c’è Pagliara che è quello della valigetta di Genoa-Venezia... se andate a vedere i casini che ha fatto li ha fatti con altri e quindi non era un mio collaboratore ma probabilmente di altri. Collaboratore è uno che prende uno stipendio, io con questo signore non ci ho mai avuto a che fare. Lo ricordo come un procuratore che vendeva i calciatori dall’Italia all’Inghilterra. E poi di cosa stiamo parlando? Un allenatore che guadagnava milioni, si compromette per un Rolex da trentacinquemila euro? Dai...”.