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Come gioca la A - Montella sbaglia, cambia, vince: dal 4-3-3 al 3-5-2
Dopo dodici giornate, gli allenatori di Serie A hanno definito la fisionomia delle proprie squadre. TMW ha analizzato le venti squadre del massimo campionato, dalle prime uscite all'ultima giornata.
A stelle e strisce - La stagione della Fiorentina si è aperta con una grandissima novità, tutta in salsa USA. A inizio estate, i Della Valle hanno ceduto la società a Rocco Commisso. La prima scelta del tycoon statunitense è stata quella di confermare Vincenzo Montella, scelto dalla precedente proprietà per provare a risollevare, senza grande successo, i viola nell'ultima stagione. L'Aeroplanino ha ritrovato Daniele Pradé in dirigenza, questa volta per scelta del nuovo corso di Commisso e Joe Barone. Senza sbilanciarsi sul modulo, a inizio estate il tecnico campano ha dato una grande indicazione su cosa sarebbe servito per la stagione a venire: "Abbiamo voglia di ripartire, con un po' di pazienza e la chiedo anche a me stesso".
Ha sbagliato, ha cambiato. Sulla scia della passata stagione, l'ex bomber di Roma e Sampdoria ha inizialmente impostato la squadra sulla base del 4-3-3, considerato anche l'arrivo di Boateng. Pronti via, subito due sconfitte: in linea con la stagione. Poi la svolta tattica: contro la Juventus, Montella passa al 3-5-2. Finisce 0-0, ma l'attacco dei piccoletti, Ribery-Chiesa, mette in seria difficoltà la squadra otto volte campione d'Italia. Da lì non si torna indietro, e senza coppe si cambia poco anche a livello di uomini: la formazione tipo della Fiorentina è ben definito, distinguibile, ha una sua identità. A livello di minutaggio, per esempio, il meno impiegato dell'undici ideale (Ribery), ha giocato 250 minuti in più di Boateng, primo tra le riserve. E il francese è stato squalificato per tre giornate. Il passo successivo? Trovare un goleador: la cooperativa funziona, ma se i migliori marcatori hanno segnato tre gol a testa (e sono due centrocampisti, Pulgar-Castrovilli, più un difensore, Milenkovic), il problema è sotto gli occhi di tutti.
Chi ha giocato di più
Bartlomiej Dragowski 1.080'
Erick Pulgar 1.080'
Nikola Milenkovic 1.080'
Gaetano Castrovilli 1.027'
Federico Chiesa 1.022'
German Pezzella 983'
Dalbert 926'
Milan Badelj 920'
Pol Lirola 815'
José Martin Caceres 668'
Franck Ribery 579'
L'undici tipo (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert; Ribery, Chiesa.
I moduli utilizzati
3-5-2: 9 volte
4-3-3: 3 volte
A stelle e strisce - La stagione della Fiorentina si è aperta con una grandissima novità, tutta in salsa USA. A inizio estate, i Della Valle hanno ceduto la società a Rocco Commisso. La prima scelta del tycoon statunitense è stata quella di confermare Vincenzo Montella, scelto dalla precedente proprietà per provare a risollevare, senza grande successo, i viola nell'ultima stagione. L'Aeroplanino ha ritrovato Daniele Pradé in dirigenza, questa volta per scelta del nuovo corso di Commisso e Joe Barone. Senza sbilanciarsi sul modulo, a inizio estate il tecnico campano ha dato una grande indicazione su cosa sarebbe servito per la stagione a venire: "Abbiamo voglia di ripartire, con un po' di pazienza e la chiedo anche a me stesso".
Ha sbagliato, ha cambiato. Sulla scia della passata stagione, l'ex bomber di Roma e Sampdoria ha inizialmente impostato la squadra sulla base del 4-3-3, considerato anche l'arrivo di Boateng. Pronti via, subito due sconfitte: in linea con la stagione. Poi la svolta tattica: contro la Juventus, Montella passa al 3-5-2. Finisce 0-0, ma l'attacco dei piccoletti, Ribery-Chiesa, mette in seria difficoltà la squadra otto volte campione d'Italia. Da lì non si torna indietro, e senza coppe si cambia poco anche a livello di uomini: la formazione tipo della Fiorentina è ben definito, distinguibile, ha una sua identità. A livello di minutaggio, per esempio, il meno impiegato dell'undici ideale (Ribery), ha giocato 250 minuti in più di Boateng, primo tra le riserve. E il francese è stato squalificato per tre giornate. Il passo successivo? Trovare un goleador: la cooperativa funziona, ma se i migliori marcatori hanno segnato tre gol a testa (e sono due centrocampisti, Pulgar-Castrovilli, più un difensore, Milenkovic), il problema è sotto gli occhi di tutti.
Chi ha giocato di più
Bartlomiej Dragowski 1.080'
Erick Pulgar 1.080'
Nikola Milenkovic 1.080'
Gaetano Castrovilli 1.027'
Federico Chiesa 1.022'
German Pezzella 983'
Dalbert 926'
Milan Badelj 920'
Pol Lirola 815'
José Martin Caceres 668'
Franck Ribery 579'
L'undici tipo (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert; Ribery, Chiesa.
I moduli utilizzati
3-5-2: 9 volte
4-3-3: 3 volte
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