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Claudio Nassi: “Mercanti e intenditori”TUTTO mercato WEB
martedì 31 dicembre 2019, 13:13Altre Notizie
di Redazione TMW

Claudio Nassi: “Mercanti e intenditori”

Nel calcio se ne sentono di tutti i colori, ma su una cosa penso che molti siano d'accordo: conta capire! So bene che il verbo non gode simpatie, perché spiazza gli affabulatori e gli assertori del calcio opinabile. Desidererei, comunque, fare alcune considerazioni per essere più chiaro. Dice Boscia Tanjevic: "Il talento è come una gamba più corta, la noti al primo sguardo". Ebbene, domando come l'Inter, società condannata a vincere, abbia potuto cedere il 19enne Zaniolo alla Roma. Non solo, perché la Fiorentina l'aveva perso in precedenza per non spendere pochi euro. Se ricordo che i viola avevano ceduto Mancini all'Atalanta, non considerato Piccini, scartato Perin e Cragno, non riscattato Salah e regalato Ilicic, viene da dire che in sede c'erano mercanti, forse bravi, ma non intenditori.

Se torno all'Inter e vedo Candreva ai livelli della Lazio, ma spento con Spalletti, chiedo perché con Conte sia rigenerato. Allo stesso tempo Politano, pagato oltre 20 milioni, non gode credito, quando Napoli, Fiorentina e Atalanta sono in fila per averlo. Leggo che Sarri vorrebbe alla Juventus Paredes, oggi al PSG, e Tuchel in cambio Emre Can, dai bianconeri nemmeno messo in lista Champions. Mandzukic, che per Allegri era intoccabile, è stato scaricato da Sarri, Nedved e Paratici. Andrà all'Al Duhail a raggiungere Benatia. Leonardo pare voglia al PSG Paquetà, acquistato al Milan, ma che stenta tra i rossoneri. Idem De Sciglio, non apprezzato a Torino. Gattuso vorrebbe Rodriguez a Napoli, ma con Pioli è riserva. Potrei continuare e ricordare chi dice che oltre una certa età ogni giorno è buono per accusare un calo definitivo, ma la Fiorentina fa impazzire la piazza con il 36enne Ribéry e il Milan con Ibrahimovic, ormai oltre i 38.


Insomma, ci sono operazioni a dir poco strane. Ci si accorge, però, di alcune cose. Gli allenatori vogliono calciatori che hanno avuto. Li conoscono e sanno che non li tradiranno. Non sono i migliori, ma li lasciano sicuri. Certi manager, invece, per il quieto vivere, seguono i voleri della piazza o dei giornalisti che fanno opinione. Ecco perché rimango dell'avviso che se uno capisce deve andare dritto per la propria strada. Prenderà quelli che nessuno attende, ma di alto livello, e saprà di essere nel giusto facendo il contrario di quello che volevano tutti. Inoltre, sarà pronto a venderli, dal momento che ci crede, nel caso non si esprimano, rimettendo il minimo. Non diceva Rothschild a chi gli chiedeva come fosse diventato ricco: "Facendo il contrario di quello che facevano tutti"?