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...con Bojinov
“Parma-Juve, i miei ricordi. Livorno? Mai sentiti... ho voglia di tornare in Italia. Giocare a calcio come andare in bici. Milan, ci pensa Ibra. E io...”
“Mi alleno in Bulgaria, sto facendo la preparazione. Ho ancora voglia di giocare”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex attaccante di - tra le altre - Juventus e Parma, Valeri Bojinov.
Poteva andare al Livorno?
“Non so da dove sia uscita questa cosa. Non mi hanno mai contattato. Quando ho visto sono rimasto sorpreso”
Lotta Scudetto: come la vede?
“Bella, davvero. Da anni la Juve non aveva un rivale così agguerrito. L’anno scorso c’era il Napoli, ma l’Inter di Conte è più insidiosa. La Juve è la Juve, l’Inter però c’è e lotta per vincere. Mi auguro che ci sia una lotta fino alla fine, intrigante, avvincente. Gli altri anni la Juve a quattro-cinque giornate dalla fine era già vincente”.
Da doppio ex, per chi tifa?
“Ho avuto la possibilità di giocare per entrambe. Indossare la maglia della Juve è stato un onore, la società mi ha dato una grande chance e ho conosciuto grandi campioni. Ero in camera con Nedved, abbiamo condiviso grandi momenti di storia calcistica. A Parma sono stati due anni belli, mi sono trovato veramente bene. Difficile tifare per una, sono rimasto tifoso di tutte le squadre dove ho giocato”.
Il Milan ha preso Ibra, come lo ha visto?
“È come se non fosse andato mai via. Arrivato con umiltà, passione, voglia. Incredibile, davvero. Lo guardo volentieri, è un grande. Qui non si parla di soldi ma di grande motivazione, è devastante. Deve essere un esempio per i giovani. Proprio come CR7. Non conta l’età, ma la voglia, se sai giocare e hai talento fai sempre la differenza”
L’età se hai talento non conta. Lei, quindi, pronto a rientrare in Italia?
“Si, mi piacerebbe. Un calciatore non può dimenticare come si gioca. Da piccolo vai in bici, se non la usi per dieci anni quando ti risiedi in sella la sai ancora usare. La vita è combattere con te stesso, non ho dimenticato come si gioca a calcio”.
Poteva andare al Livorno?
“Non so da dove sia uscita questa cosa. Non mi hanno mai contattato. Quando ho visto sono rimasto sorpreso”
Lotta Scudetto: come la vede?
“Bella, davvero. Da anni la Juve non aveva un rivale così agguerrito. L’anno scorso c’era il Napoli, ma l’Inter di Conte è più insidiosa. La Juve è la Juve, l’Inter però c’è e lotta per vincere. Mi auguro che ci sia una lotta fino alla fine, intrigante, avvincente. Gli altri anni la Juve a quattro-cinque giornate dalla fine era già vincente”.
Da doppio ex, per chi tifa?
“Ho avuto la possibilità di giocare per entrambe. Indossare la maglia della Juve è stato un onore, la società mi ha dato una grande chance e ho conosciuto grandi campioni. Ero in camera con Nedved, abbiamo condiviso grandi momenti di storia calcistica. A Parma sono stati due anni belli, mi sono trovato veramente bene. Difficile tifare per una, sono rimasto tifoso di tutte le squadre dove ho giocato”.
Il Milan ha preso Ibra, come lo ha visto?
“È come se non fosse andato mai via. Arrivato con umiltà, passione, voglia. Incredibile, davvero. Lo guardo volentieri, è un grande. Qui non si parla di soldi ma di grande motivazione, è devastante. Deve essere un esempio per i giovani. Proprio come CR7. Non conta l’età, ma la voglia, se sai giocare e hai talento fai sempre la differenza”
L’età se hai talento non conta. Lei, quindi, pronto a rientrare in Italia?
“Si, mi piacerebbe. Un calciatore non può dimenticare come si gioca. Da piccolo vai in bici, se non la usi per dieci anni quando ti risiedi in sella la sai ancora usare. La vita è combattere con te stesso, non ho dimenticato come si gioca a calcio”.
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