tmw / fiorentina / Serie A
TUTTO mercato WEB
Caso Suarez, cosa rischia la Juventus dopo l'apertura dell'indagine della Procura FIGC
A oggi, nulla. In primo luogo, perché né la Juventus né Luis Suarez sono, allo stato attuale, iscritti nel registro degli indagati della Procura di Perugia. L'apertura di un fascicolo, atto dovuto viste le indagini penali, da parte della Procura FIGC, però, evidenzia come anche la società bianconera sia sotto la lente d'ingrandimento per lo scandalo che ha fatto seguito all'esame d'italiano sostenuto dall'uruguaiano a Perugia.
Cosa prevedono le norme. Detto che la responsabilità penale è personale ed eventualmente ne risponderebbero i diretti interessati, nell'ordinamento sportivo la norma di riferimento è quella prevista dall'art. 32, comma 7, del Codice di Giustizia Sportiva. Lo citiamo testualmente: "La violazione delle norme federali in materia di tesseramenti, compiuta mediante falsa attestazione di cittadinanza, costituisce illecito disciplinare. Le società nonché i loro dirigenti, tesserati, soci e non soci di cui all'art. 2, comma 2, che compiano direttamente o tentino di compiere ovvero consentano che altri compiano atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o comunque alterati al fine di eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di calciatori extracomunitari, ne sono responsabili applicandosi le sanzioni di cui ai successivi commi 8 e 9. Alle stesse sanzioni soggiacciono le società, i dirigenti e i tesserati qualora alle competizioni sportive partecipino calciatori sotto falso nome o che comunque non abbiano titolo per prendervi parte". Le sanzioni, per la cronaca, sono potenzialmente molto pesanti: si va da una semplice ammenda fino all'esclusione dal campionato.
Juve tranquilla, a oggi. In primo luogo, al momento la vicenda è allo stadio dell'indagine: eventuali illeciti sono ancora da dimostrare. Anche una volta dimostrati, però, non è detto che comporterebbero una responsabilità del club bianconero. Perché si possa ricadere nell'ambito della norma di cui sopra, infatti, è necessario un coinvolgimento diretto della società: l'articolo fa infatti esplicito riferimento a un tesserato. Allo stato attuale, l'unica notizia relativa ai contatti tra il mondo bianconero e l'Università umbra riguarda una telefonata tra l'avvocato Turco e il dg dell'ateneo. Il legale non è però un tesserato della Vecchia Signora: anche ove fosse provato un suo comportamento illecito (e va precisato che a oggi l'avvocato Turco non risulta iscritta nel registro degli indagati), non sarebbe, allo stato attuale, comunque riferibile in via diretta alla Juve.
Cosa prevedono le norme. Detto che la responsabilità penale è personale ed eventualmente ne risponderebbero i diretti interessati, nell'ordinamento sportivo la norma di riferimento è quella prevista dall'art. 32, comma 7, del Codice di Giustizia Sportiva. Lo citiamo testualmente: "La violazione delle norme federali in materia di tesseramenti, compiuta mediante falsa attestazione di cittadinanza, costituisce illecito disciplinare. Le società nonché i loro dirigenti, tesserati, soci e non soci di cui all'art. 2, comma 2, che compiano direttamente o tentino di compiere ovvero consentano che altri compiano atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o comunque alterati al fine di eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di calciatori extracomunitari, ne sono responsabili applicandosi le sanzioni di cui ai successivi commi 8 e 9. Alle stesse sanzioni soggiacciono le società, i dirigenti e i tesserati qualora alle competizioni sportive partecipino calciatori sotto falso nome o che comunque non abbiano titolo per prendervi parte". Le sanzioni, per la cronaca, sono potenzialmente molto pesanti: si va da una semplice ammenda fino all'esclusione dal campionato.
Juve tranquilla, a oggi. In primo luogo, al momento la vicenda è allo stadio dell'indagine: eventuali illeciti sono ancora da dimostrare. Anche una volta dimostrati, però, non è detto che comporterebbero una responsabilità del club bianconero. Perché si possa ricadere nell'ambito della norma di cui sopra, infatti, è necessario un coinvolgimento diretto della società: l'articolo fa infatti esplicito riferimento a un tesserato. Allo stato attuale, l'unica notizia relativa ai contatti tra il mondo bianconero e l'Università umbra riguarda una telefonata tra l'avvocato Turco e il dg dell'ateneo. Il legale non è però un tesserato della Vecchia Signora: anche ove fosse provato un suo comportamento illecito (e va precisato che a oggi l'avvocato Turco non risulta iscritta nel registro degli indagati), non sarebbe, allo stato attuale, comunque riferibile in via diretta alla Juve.
Altre notizie
Ultime dai canali
atalantaFiorentina, Ranieri: "Atalanta in fiducia, sarà una gara secca. Dobbiamo essere cinici"
fiorentinaRANIERI, Fondamentale essere cinici: sarà battaglia
milanMartorelli: “Per il Milan è una stagione deludente. Bisogna riconoscerlo"
napoliXavi resta al Barcellona? Ore decisive: summit con Deco e il presidente Laporta
romaLIVE Coppa Italia - Tra poco Atalanta-Fiorentina
perugiaAlla Bartoccini Perugia è addio con la team manager Carmen Pimentel
juventusDe Zerbi allontana le voci sul suo futuro: "Rimango concentrato sul Brighton"
fiorentinaDJIMSITI, A Firenze male: stasera la vera Atalanta
Primo piano