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I pro e i contro di Eriksen playmaker: cosa ha detto la prima gara del danese in cabina di regiaTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
giovedì 14 gennaio 2021, 12:38Serie A
di Simone Bernabei

I pro e i contro di Eriksen playmaker: cosa ha detto la prima gara del danese in cabina di regia

Le "grandi risposte" che Antonio Conte si aspettava dalla prestazione di Christian Eriksen in cabina di regia forse non sono arrivate. Ma di certo alcune indicazioni positive (così come qualcuna rivedibile) il danese le ha date, nei 120' giocati contro la Fiorentina.

I pro - Fin dalle prime battute di gara, Eriksen ha cercato di calarsi nel ruolo. In alcuni frangenti è sembrato quasi un pesce fuor d'acqua, ma impegno e voglia di applicarsi al massimo non sono mai mancati. Così come la corsa, visto che è stato il nerazzurro che ha percorso più chilometri in campo. Una nota positiva, in vista di possibili future riproposizioni. Oltre all'impegno si è visto anche qualcos'altro, però: la qualità nei passaggi e la visione degli spazi sono doti che ha sempre avuto nei piedi e che anche contro la Fiorentina, a tratti, si sono visti. Inoltre, da una sua iniziativa è nato il calcio di rigore che ha sbloccato il match. E, cosa non scontata, la sua presenza si è fatta sentire anche in fase difensiva.


I contro - Una valutazione generale dei 120' di gioco racconta però anche di alcuni aspetti rivedibili, chissà se migliorabili o no col lavoro. I tempi di gioco, quelli che pure Brozovic ha imparato solo col passare dei mesi, non si sono visti. Il motore della squadra, il certi frangenti, è sembrato perdere giri e questo a Conte proprio non piace. Ci sono poi gli errori in appoggio: troppi, per chi di lavoro fa il playmaker. Se sbagli sulla trequarti c'è tempo per rimediare e ci sono uomini per recuperare. Se sbagli 20 metri più indietro di fatto inviti gli avversari dentro l'area di rigore. E contro la Fiorentina questo è successo almeno 2 o 3 volte.