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Le pagelle dell'Italia - Jorginho da zero a cento. Chiesa versione Iglesias
Donnarumma 8 Il guantone sul rigore di Morata, dopo aver ipnotizzato Dani Olmo. Et voilà, di corsa verso il ruolo di miglior portiere del mondo.
Di Lorenzo 7 Ferran Torres ha l'argento di Guardiola nelle vene. Però Di Lorenzo, che giocava in C, che ha fatto la gavetta, di puledri ne ha incontrati. E mette le briglia a lui a chi ha nei dintorni.
Bonucci 7 Ha la personalità dei grandissimi leader. Sbaglierà pure sul gol di Morata ma poi va sul dischetto e segna con una freddezza cosmica. Una notte in cui è amato da tutta Italia.
Chiellini 6.5 Senza un avversario con cui fare l'autoscontro inizia quasi senza punti di riferimento. Poi l'esperienza la fa da padrona e riaggiusta ma sul gol della Spagna la palla passa tra lui e Barella.
Emerson 6.5 L'improbo compito di sostituire l'eroe popolare d'Italia. Alti, bassi, spinte e pugni nello stomaco, la gara non è delle più semplici. (dal 74' Toloi 6 Entra e va a destra con Di Lorenzo a sinistra. Gioca bloccato su Dani Olmo ma quando lo punta va in difficoltà).
Barella 6.5 Ha il morso del pitbull, del ragazzo che sa quel che vuole e come raggiungerlo. Contro il centrocampo più difficile in assoluto per le nostre caratteristiche, mostra e dimostra ancora una volta perché è un leader nonostante la giovane età. (dall'86' Locatelli 6 Prova a dare dinamismo alla manovra italiana e incursioni ma non ci riesce perché da quella parte la Spagna fa buona guardia)
Jorginho 8 Non è il solito Jorginho. Non è la solita partita. Non è la solita regia. Poi però va sul dischetto e fa scoppiare d'amore un paese intero. E allora viva la gioia pure e vadano a farsi benedire i calcoli.
Verratti 6.5 Nel primo tempo qualche recupero verrattiano e qualche errore da matita rossa in fase di riproposizione. Dalle sue ci sono Koke e Busquets, tra i pochi che sanno giocare più di mestiere di lui. (dal 74' Pessina 6 Incursore per playmaker, per cercare aria dietro agli spazi aperti della Spagna che doveva per forza concederne. Non li trova)
Chiesa 7.5 Chiesa come Iglesias, uno dei cognomi di culto in terra spagnola. Non per questa notte. Un gol bellissimo, il Campione di questa Italia, di quelli che si accendono sul più bello. (dal 107' Bernardeschi 7 A freddo. Entra, poi va sul dischetto. Un rigore pazzesco. Di platino)
Immobile 6 Immobile gioca per l'Italia e l'Italia gioca poco per regalare occasioni da gol a Immobile. Così il lavoro sporco passa per errori ma non è così. Una palla buona e incasina la vita alla Spagna. Chiesa raccoglie, ringrazia, segna (dal 61' Berardi 6 Entra per scompaginare la partita e per dare freschezza dopo il gol azzurro. Esperimento non riuscito: torna il 9 con Belotti. Non riuscito).
Insigne 6.5 Tanti tocchi, troppi, per beccare la Spagna in ripartenza. Inventa a intermittenza ma è dalla sua fascia che in fondo l'Italia prova a tirar più frecce avvelenate alle Furie Rosse. (dall'86' Belotti 6 La verità è che ne sbaglia troppe in campo. Poi però va sul dischetto, e su la cresta. Funky Gallo!)
Mancini 7.5 La fortuna aiuta gli audaci ma pure i migliori. Non sarà Grande Italia, non sarà Bella Italia. Però è in finale. Com'era la storia dell'unica cosa che conta?
Di Lorenzo 7 Ferran Torres ha l'argento di Guardiola nelle vene. Però Di Lorenzo, che giocava in C, che ha fatto la gavetta, di puledri ne ha incontrati. E mette le briglia a lui a chi ha nei dintorni.
Bonucci 7 Ha la personalità dei grandissimi leader. Sbaglierà pure sul gol di Morata ma poi va sul dischetto e segna con una freddezza cosmica. Una notte in cui è amato da tutta Italia.
Chiellini 6.5 Senza un avversario con cui fare l'autoscontro inizia quasi senza punti di riferimento. Poi l'esperienza la fa da padrona e riaggiusta ma sul gol della Spagna la palla passa tra lui e Barella.
Emerson 6.5 L'improbo compito di sostituire l'eroe popolare d'Italia. Alti, bassi, spinte e pugni nello stomaco, la gara non è delle più semplici. (dal 74' Toloi 6 Entra e va a destra con Di Lorenzo a sinistra. Gioca bloccato su Dani Olmo ma quando lo punta va in difficoltà).
Barella 6.5 Ha il morso del pitbull, del ragazzo che sa quel che vuole e come raggiungerlo. Contro il centrocampo più difficile in assoluto per le nostre caratteristiche, mostra e dimostra ancora una volta perché è un leader nonostante la giovane età. (dall'86' Locatelli 6 Prova a dare dinamismo alla manovra italiana e incursioni ma non ci riesce perché da quella parte la Spagna fa buona guardia)
Jorginho 8 Non è il solito Jorginho. Non è la solita partita. Non è la solita regia. Poi però va sul dischetto e fa scoppiare d'amore un paese intero. E allora viva la gioia pure e vadano a farsi benedire i calcoli.
Verratti 6.5 Nel primo tempo qualche recupero verrattiano e qualche errore da matita rossa in fase di riproposizione. Dalle sue ci sono Koke e Busquets, tra i pochi che sanno giocare più di mestiere di lui. (dal 74' Pessina 6 Incursore per playmaker, per cercare aria dietro agli spazi aperti della Spagna che doveva per forza concederne. Non li trova)
Chiesa 7.5 Chiesa come Iglesias, uno dei cognomi di culto in terra spagnola. Non per questa notte. Un gol bellissimo, il Campione di questa Italia, di quelli che si accendono sul più bello. (dal 107' Bernardeschi 7 A freddo. Entra, poi va sul dischetto. Un rigore pazzesco. Di platino)
Immobile 6 Immobile gioca per l'Italia e l'Italia gioca poco per regalare occasioni da gol a Immobile. Così il lavoro sporco passa per errori ma non è così. Una palla buona e incasina la vita alla Spagna. Chiesa raccoglie, ringrazia, segna (dal 61' Berardi 6 Entra per scompaginare la partita e per dare freschezza dopo il gol azzurro. Esperimento non riuscito: torna il 9 con Belotti. Non riuscito).
Insigne 6.5 Tanti tocchi, troppi, per beccare la Spagna in ripartenza. Inventa a intermittenza ma è dalla sua fascia che in fondo l'Italia prova a tirar più frecce avvelenate alle Furie Rosse. (dall'86' Belotti 6 La verità è che ne sbaglia troppe in campo. Poi però va sul dischetto, e su la cresta. Funky Gallo!)
Mancini 7.5 La fortuna aiuta gli audaci ma pure i migliori. Non sarà Grande Italia, non sarà Bella Italia. Però è in finale. Com'era la storia dell'unica cosa che conta?
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