Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / fiorentina / Serie A
TMW RADIO - Tosto: "Dybala, Vlahovic, Belotti: firmano tutti. Insigne? Ci sono rinnovi e rinnovi..."TUTTO mercato WEB
mercoledì 8 settembre 2021, 19:29Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Tosto: "Dybala, Vlahovic, Belotti: firmano tutti. Insigne? Ci sono rinnovi e rinnovi..."

Vittorio Tosto intervistato da Niccolò Ceccarini
00:00
/
00:00
Vittorio Tosto è stato ospite di Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio. Diverse le tematiche affrontate dall'ex difensore, a partire dall'arrivo alla Salernitana di Franck Ribery: "Una piazza importante come quella di Salerno, che ritorna in Serie A, che non ha mai avuto un giocatore di questo livello internazionale, lo merita. La gente di Salerno lo merita. Non sono secondi a nessuno per la loro passione. Con questo acquisto c'è stata un'esplosione di gioia e le dichiarazioni di Ribery sono state bellissime".

Cosa può garantire?
"Può essere determinante. Fisicamente non ha una grande prestanza fisica, quindi non ha bisogno di molto tempo per entrare in condizione. Con la sua qualità tecnica e la sua fame può infiammare Salerno, e Salerno può infiammare Ribery, riportandolo a una condizione di entrusiasmo eccellente".

Caputo alla Sampdoria se lo aspettava?
"È stata una sorpresa, perché col Sassuolo ha raggiunto la Nazionale e ha quasi sempre raggiunto la doppia cifra. Nulla faceva presagire una sua partenza, ma l'esplosione di Raspadori ne ha favorito la vendita, e può essere lui il nuovo Caputo".

Berardi resta al Sassuolo, ma per quanto ancora?
"Prima o poi questa cessione avverrà. Berardi è un esempio per il calcio italiano, è un ragazzo che ha dimostrato sempre attaccamento. Ha avuto tantissime occasioni per non rinnovare il contratto, invece è stato sempre riconoscente al Sassuolo, in un calcio sempre più mancante di bandiere".

La Fiorentina ha invece Sottil. È giunto per lui il momento di dimostrare quanto vale?
"È un giovane forte, con grande tecnica ed esplosività nelle gambe. In una piazza difficile come Firenze, se lui riuscisse a dimostrare la forza che ha, la Fiorentina si ritroverà un nuovo Chiesa".

Come andrà a finire con Vlahovic?
"Per me Commisso è un idolo, stravedo per lui. Credo che alla fine rinnoverà Vlahovic, che dovrebbe essere riconoscente verso la società, dovrebbe seguire l'esempio di Berardi. Ora bisogna sedersi a un tavolo e trovare le condizioni giuste. Vlahovic può crescere ancora tanto e i prossimi due anni li deve trascorrere alla Fiorentina. I soldi, in una fase di crescita, vanno messi in secondo piano. Nel calcio esiste un detto, ovvero "più di un pollo al giorno non puoi mangiare".

Come hai visto la Fiorentina nelle prime due giornate?
"È la Fiorentina che ci aspettavamo. È stato preso strategicamente un allenatore per rimpiazzare Gattuso, sono stati presi i giocatori giusti, sono rimasti quelli ritenuti idonei alla nuova linea tecnica. La Fiorentina comincia a programmare sempre più un presente di costruzione, mirando ai risultati con le prestazioni. Anche nella sconfitta di Roma si è visto un ottimo lavoro, poi confermato dalla vittoria col Torino. La Fiorentina ha ampi margini di miglioramento e mi piace questo nuovo stile imposto, a livello sia tecnico che economico".


Cosa pensa del mercato della Juventus?
"La Juventus con la prima gestione Allegri ha chiuso un ciclo, basato su cinque giocatori fondamentali, di cui due sono ancora in rosa, Bonucci e Chiellini, e gli altri tre erano Buffon, Barzagli e Marchisio. Ma il ciclo si è chiuso. Ora la Juve deve andare alla ricerca di giocatori italiani simbolo, che la Juve ha sempre avuto nella sua storia. La Juve anche quest'anno non credo vincerà lo scudetto, ci sono squadre più attrezzate. Il mercato ha vissuto due anni di indecisione totale dopo la partenza di Marotta e non si sono staccati realmente da questa chiusura di parentesi, con Chiellini e Bonucci che alla lunga non ce la fanno a trasmettere la mentalità Juventus".

Dybala accetterà la proposta di rinnovo?
"Credo che accetterà come farà Vlahovic con la Fiorentina".

E Belotti?
"Credo anche lui. Non ha più l'appeal di tre anni fa, quando aveva una valutazione vicina ai 100 milioni di euro. In questi anni Belotti non ha però dimostrato di essere un giocatore di livello internazionale, né di valere quella cifra".

Si giocano tanto Maldini e Massara sulla questione Kessie?
"C'è qualcosa che non mi torna. Non ho capito il rinnovo di Ibrahimovic prima di rinnovare Donnarumma, con lo stesso procuratore come regista. Non ho capito la gestione di Calhanoglu, partito a parametro zero. Non ho capito l'acquisto di Messias con un valore sul bilancio di altri 10 milioni, una scommessa la fai con un giovane che costa poco. Il mio modo di vedere calcio a livello imprenditoriale è completamente diverso. Forse ho una mentalità povera e ragiono da povero, Maldini ha invece una mentalità ricca e ragiona da ricco. Ho molti, molti dubbi sul rinnovo di Kessie".

Insigne-Napoli come va a finire?
"Mi sembra di capire che ci sono da una parte e dall'altra molti silenzi. Insigne comincia ad essere un napoletano che ce l'ha fatta. Non esiste che dopo quattro mesi, all'interno della sua seconda famiglia, non si sia trovato un accordo. Non c'è proprio nemmeno un approccio. Ma ci sono rinnovi e rinnovi. Bisogna rispettare quelli che sono i valori del mercato. Una società prende una linea, ma in questa linea bisogna saper leggere le diverse situazioni. I giocatori non sono tutti uguali, e Insigne è un profilo completamente diverso, è un ragazzo di Napoli che ha dimostrato di essere un capitano con un attaccamento diverso rispetto ad altri giocatori esteri andati via a parametro zero".

Un giudizio sull'Empoli e la nuova giovane coppia d'attacco Cutrone-Pinamonti?
"Bisogna far solo applausi all'Empoli. La famiglia Corsi ha messo sempre una perla in questo museo. Al di là dei quattordici campionati di Serie A in vent'anni di gestione, al di là delle sette vittorie in Serie B, si è tolta la soddisfazione di vincere all'Allianz Stadium con tanti ragazzi italiani, tanti del settore giovanile, e questo va messo in risalto. Corsi è un presidente che sa fare calcio a tutti gli effetti. Cutrone e Pinamonti riusciranno sicuramente a rilanciarsi ad Empoli".