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Fiorentina, Biraghi: "Non sono arrogante. La fascia mi ha responsabilizzato"
Cristiano Biraghi, capitano della Fiorentina, ha parlato al sito ufficiale in vista della ripresa del campionato dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali:
Che effetto le fa vedere la Fiorentina in quella parte della classifica?
"È bello. Ci siamo stati per un periodo il primo anno che ero arrivato, quindi già l'avevo un po' assaggiata. Poi non riuscimmo a mantenere quella posizione, sarebbe bello tenere questo livello che abbiamo avuto in questi primi due mesi per tutto l'arco della stagione".
Come si sta trovando col nuovo allenatore Italiano?
"Molto bene. Abbiamo cambiato il modo di approcciare le partite, di ragionare in campo. Sono soluzioni per noi nuove e le abbiamo assimilate da subito. Il mister è stato bravo a farcele capire fin dal ritiro e devo dire che buona parte di quello che stiamo facendo è per queste idee che ci ha impresso. Poi siamo stati bravi noi a recepirle in fretta e metterle sul campo. Penso però che il bello di tutto questo è che abbiamo ancora grandi margini di miglioramento".
La fascia da capitano le ha dato maggiori responsabilità?
"Sì, sicuramente. Io ho sempre pensato che il capitano non è solo quello che porta la fascia la domenica e quindi per me nello spogliatoio non c'è un capitano, ma ce n'è più di uno: i giocatori con più esperienza, più personalità, quelli che nel momento giusto dicono la cosa giusta, quelli che si impegnano tutti i giorni e quelli che danno l'esempio dentro e fuori dal campo. Questi per me sono tutti capitani. Avere la fascia è una bella responsabilità, ma sto facendo niente di più e niente di meno di quello che facevo l'anno scorso, quando già c'era bisogno di essere responsabilizzati. In ogni caso è un onore portare questa fascia che sappiamo tutti quanto è importante".
Che ci può dire sul suo rapporto con i tifosi?
"Io sono così, se non conosco una persona non do confidenza, al di là che si tratti di tifosi o meno. Sono fatto così, non sono arrogante o timido, anche mia moglie mi dice di essere più sorridente. Non lo faccio apposta".
Che effetto le fa vedere la Fiorentina in quella parte della classifica?
"È bello. Ci siamo stati per un periodo il primo anno che ero arrivato, quindi già l'avevo un po' assaggiata. Poi non riuscimmo a mantenere quella posizione, sarebbe bello tenere questo livello che abbiamo avuto in questi primi due mesi per tutto l'arco della stagione".
Come si sta trovando col nuovo allenatore Italiano?
"Molto bene. Abbiamo cambiato il modo di approcciare le partite, di ragionare in campo. Sono soluzioni per noi nuove e le abbiamo assimilate da subito. Il mister è stato bravo a farcele capire fin dal ritiro e devo dire che buona parte di quello che stiamo facendo è per queste idee che ci ha impresso. Poi siamo stati bravi noi a recepirle in fretta e metterle sul campo. Penso però che il bello di tutto questo è che abbiamo ancora grandi margini di miglioramento".
La fascia da capitano le ha dato maggiori responsabilità?
"Sì, sicuramente. Io ho sempre pensato che il capitano non è solo quello che porta la fascia la domenica e quindi per me nello spogliatoio non c'è un capitano, ma ce n'è più di uno: i giocatori con più esperienza, più personalità, quelli che nel momento giusto dicono la cosa giusta, quelli che si impegnano tutti i giorni e quelli che danno l'esempio dentro e fuori dal campo. Questi per me sono tutti capitani. Avere la fascia è una bella responsabilità, ma sto facendo niente di più e niente di meno di quello che facevo l'anno scorso, quando già c'era bisogno di essere responsabilizzati. In ogni caso è un onore portare questa fascia che sappiamo tutti quanto è importante".
Che ci può dire sul suo rapporto con i tifosi?
"Io sono così, se non conosco una persona non do confidenza, al di là che si tratti di tifosi o meno. Sono fatto così, non sono arrogante o timido, anche mia moglie mi dice di essere più sorridente. Non lo faccio apposta".
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