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…con Pierfrancesco Strano
“Stare accanto al direttore Perinetti è una grande opportunità di crescita e ti da modo di rubare i segreti del mestiere”. A Tuttomercatoweb parla Pierfrancesco Strano, braccio destro di Giorgio Perinetti al Siena, ex scout di Venezia, Genoa e Parma.
Cosa ha appresso da Perinetti in questi anni?
“Il ruolo di vice, o secondo, chiamatelo come volete, deve essere di supporto nei confronti di chi ha degli oneri. Il Direttore è maestro nella gestione del gruppo e delle situazioni, è un fatto fondamentale in una squadra affinché le cose vadano bene”.
Lei è molto attivo nello scouting. Che campionati guarda prevalentemente?
“Supportati da Andrea Mussi che è il nostro capo scout cerchiamo di vedere più partite possibili e di restare aggiornati. Guardiamo C, tanta D dove escono buonissimo giocatori e B, ma anche estero alla ricerca di profili che possano dimostrare il loro valore”.
Al Genoa e al Parma aveva seguito diversi profili…
“Guardando i campionati del Nord Europa, ai tempi mi impressionò Sulemana che oggi è al Rennes. E Kudus che oggi è all’Ajax: li visionai quando ero al Parma. Al Genoa avevamo visto tante volte Bakker che era in scadenza all’Ajax, ma è andato al PSG. E ricordo Tsimikas all’Olympiacos, poi lo comprò il Liverpool. Un altro profilo molto apprezzato era Boadu del Monaco, quando militava all’AZ”.
Che campionato è stato fin qui per il Siena?
“L’inizio non è stato facile, eravamo pronti per fare la D. Poi ci siamo ritrovati in C con tutte le difficoltà del caso: riadattare una squadra in poco più di venti giorni. Abbiamo creato un grande gruppo, non era scontato. All’inizio di un percorso ci sono sempre delle difficoltà. Non aver fatto il ritiro ovviamente ha creato delle difficoltà, i ragazzi sono arrivati con diverse condizioni fisiche. E quindi in qualche partita abbiamo pagato anche questo. Poi abbiamo deciso di cambiare la guida tecnica per differenze di vedute”.
E vi siete affidati a Maddaloni…
“È una grande persona e sul campo è un lavoratore. Vedendo all’opera si percepisceche è stato al fianco di professionisti di grande caratura. Ed è molto bravo a lavorare sul campo”.
Tra qualche mese c’è il mercato. Che farete?
“L’allenatore è arrivato da circa un mese, sta ancora conoscendo la squadra e stiamo recuperando chi era infortunato. Più avanti fare una riunione e vedremo dove intervenire”.
Vi è mancato Paloschi.
“Sta lavorando per rientrare. Darà una mano. Sicuramente ci sono mancati i suoi gol. Creiamo tanto, in questo momento finalizziamo meno. E un giocatore della sua esperienza quando tornerà ci darà una grande mano”.
Un altro colpo alla Paloschi per gennaio è possibile?
“Gennaio è sempre un mercato particolare. Dipende da tante dinamiche”.
Che finestra di mercato si aspetta a gennaio?
“Forse sarà ancora un mercato po’ bloccato. Potrebbero fare dei ritocchi Roma o Juventus. In B mi aspetto molto dal Parma, dalla SPAL del Presidente Tacopina e dal Vicenza”.
Cosa ha appresso da Perinetti in questi anni?
“Il ruolo di vice, o secondo, chiamatelo come volete, deve essere di supporto nei confronti di chi ha degli oneri. Il Direttore è maestro nella gestione del gruppo e delle situazioni, è un fatto fondamentale in una squadra affinché le cose vadano bene”.
Lei è molto attivo nello scouting. Che campionati guarda prevalentemente?
“Supportati da Andrea Mussi che è il nostro capo scout cerchiamo di vedere più partite possibili e di restare aggiornati. Guardiamo C, tanta D dove escono buonissimo giocatori e B, ma anche estero alla ricerca di profili che possano dimostrare il loro valore”.
Al Genoa e al Parma aveva seguito diversi profili…
“Guardando i campionati del Nord Europa, ai tempi mi impressionò Sulemana che oggi è al Rennes. E Kudus che oggi è all’Ajax: li visionai quando ero al Parma. Al Genoa avevamo visto tante volte Bakker che era in scadenza all’Ajax, ma è andato al PSG. E ricordo Tsimikas all’Olympiacos, poi lo comprò il Liverpool. Un altro profilo molto apprezzato era Boadu del Monaco, quando militava all’AZ”.
Che campionato è stato fin qui per il Siena?
“L’inizio non è stato facile, eravamo pronti per fare la D. Poi ci siamo ritrovati in C con tutte le difficoltà del caso: riadattare una squadra in poco più di venti giorni. Abbiamo creato un grande gruppo, non era scontato. All’inizio di un percorso ci sono sempre delle difficoltà. Non aver fatto il ritiro ovviamente ha creato delle difficoltà, i ragazzi sono arrivati con diverse condizioni fisiche. E quindi in qualche partita abbiamo pagato anche questo. Poi abbiamo deciso di cambiare la guida tecnica per differenze di vedute”.
E vi siete affidati a Maddaloni…
“È una grande persona e sul campo è un lavoratore. Vedendo all’opera si percepisceche è stato al fianco di professionisti di grande caratura. Ed è molto bravo a lavorare sul campo”.
Tra qualche mese c’è il mercato. Che farete?
“L’allenatore è arrivato da circa un mese, sta ancora conoscendo la squadra e stiamo recuperando chi era infortunato. Più avanti fare una riunione e vedremo dove intervenire”.
Vi è mancato Paloschi.
“Sta lavorando per rientrare. Darà una mano. Sicuramente ci sono mancati i suoi gol. Creiamo tanto, in questo momento finalizziamo meno. E un giocatore della sua esperienza quando tornerà ci darà una grande mano”.
Un altro colpo alla Paloschi per gennaio è possibile?
“Gennaio è sempre un mercato particolare. Dipende da tante dinamiche”.
Che finestra di mercato si aspetta a gennaio?
“Forse sarà ancora un mercato po’ bloccato. Potrebbero fare dei ritocchi Roma o Juventus. In B mi aspetto molto dal Parma, dalla SPAL del Presidente Tacopina e dal Vicenza”.
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