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TMW RADIO - Serra: "Juventus unica squadra di Serie A che può fare davvero turnover"
Tutto Calcio Femminile con Jacopo Calamai. Ospiti telefonici: Katia Serra e Mattia Martini
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L'ex calciatrice Katia Serra, oggi commentatrice tv, ha parlato in diretta a TMW Radio, nel corso della trasmissione Tutto Calcio Femminile: "L'Italia ha fatto un salto di qualità ed è il momento di vederlo. L'importante sarà arrivare al 12 aprile con una squadra al completo o quantomeno con meno problemi di quanti avuti nelle scorse. Al Torneo dell'Algarve ci sarà la possibilità di stare di nuovo insieme, poterci partecipare e accumulare esperienza sarà decisivo o il passaggio alle partite di qualificazione sarà difficile".
Da chi si aspettava di più in Serie A? Come giudica il torneo?
"Mi aspettavo di più dalla Fiorentina: ha una rosa che deve fare meglio in termini sia di prestazioni che di punti. La cosa che non mi piace è vedere uno Scudetto e, praticamente, due retrocessioni già assegnate. Però le altre lotte sono incerte ed equilibrate".
Non si aspettava una maggior concorrenza per il titolo dalla Roma?
"Da loro e dal Milan sicuramente, si pensava che fossero contendenti della Juve. Però in funzione delle scelte fatte ho comunque sempre pensato a una Juventus un gradino più avanti e per questo va dato merito a un gruppo che cresce in autostima e sicurezza. Sono l'unica squadra che fa davvero turnover, le altre faticano ad avere una rosa così ampia".
La Juventus può sperare anche col Lione?
"Mi auguravo non prendessero il Barcellona, anche se è innegabile che il Lione sia fortissimo. Di solito nel doppio incontro vengono fuori i valori, ma io credo in questa squadra e nel suo processo rapido di crescita".
Quanto serve il professionismo?
"Ci vogliono le tutele necessarie per ritenere il tutto un lavoro, anche se la pandemia è un problema che va tenuto in considerazione. Non sarei sorpresa se questo passaggio avvenisse con gradualità, così da costruire una base di stabilità e durata, perché ci sia una crescita e non problemi da portarsi da soli in casa".
L'intervento integrale nel podcast
Da chi si aspettava di più in Serie A? Come giudica il torneo?
"Mi aspettavo di più dalla Fiorentina: ha una rosa che deve fare meglio in termini sia di prestazioni che di punti. La cosa che non mi piace è vedere uno Scudetto e, praticamente, due retrocessioni già assegnate. Però le altre lotte sono incerte ed equilibrate".
Non si aspettava una maggior concorrenza per il titolo dalla Roma?
"Da loro e dal Milan sicuramente, si pensava che fossero contendenti della Juve. Però in funzione delle scelte fatte ho comunque sempre pensato a una Juventus un gradino più avanti e per questo va dato merito a un gruppo che cresce in autostima e sicurezza. Sono l'unica squadra che fa davvero turnover, le altre faticano ad avere una rosa così ampia".
La Juventus può sperare anche col Lione?
"Mi auguravo non prendessero il Barcellona, anche se è innegabile che il Lione sia fortissimo. Di solito nel doppio incontro vengono fuori i valori, ma io credo in questa squadra e nel suo processo rapido di crescita".
Quanto serve il professionismo?
"Ci vogliono le tutele necessarie per ritenere il tutto un lavoro, anche se la pandemia è un problema che va tenuto in considerazione. Non sarei sorpresa se questo passaggio avvenisse con gradualità, così da costruire una base di stabilità e durata, perché ci sia una crescita e non problemi da portarsi da soli in casa".
L'intervento integrale nel podcast
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