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Le pagelle dell'Hellas - Doig did it again, ma la consolazione è magra. Ceccherini si perde BijolTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 3 ottobre 2022, 22:49Serie A
di Luca Chiarini

Le pagelle dell'Hellas - Doig did it again, ma la consolazione è magra. Ceccherini si perde Bijol

Hellas Verona-Udinese 1-2

Montipò 6 - Il piattone nel primo tempo di Pereyra è soffice come una pagnotta fumante, ma ci mette molto del suo per disinnescarlo. Esattamente come l'uscita temeraria a sventare il tentato blitz di Becao sul lob di Bijol. Chiude con un piccolo neo: uscita imperfetta sul bis friulano.

Hien 5,5 - Da braccetto è ancora da rodare, ma la contingenza impone questa scelta, anche per le condizioni non perfette di Dawidowicz. La fisicità esuberante è un porto sicuro in molte situazioni, anche se qua e là svirgola più del lecito.

Gunter 6 - Come ai vecchi tempi: autorevole e sicuro negli interventi al centro del terzetto per un tempo abbondante. Cala alla distanza, ma resta il migliore in difesa.

Ceccherini 5 - Prova ordinata fino alla beffa in pieno recupero: c'è lui in marcatura su Bijol, che gli sfila alle spalle sul secondo palo e gela il Bentegodi.

Lazovic 6 - Sembra passata un'eternità da quando Udogie faceva la riserva della sua riserva. Oggi è un competitor addirittura più quotato: impiega un po' a ingranare, poi sale in cattedra e si rende protagonista di una gara priva di acuti, ma tatticamente ineccepibile. Dal 73' Depaoli 6 - Un giallo di mestiere e poco altro.

Tameze 6 - Oltre al sorriso (Cioffi dixit) ha ritrovato anche maggiore fluidità di corsa. Una crescita di condizione correlata a quella mentale che comincia a produrre frutti, anche se gli standard dello scorso anno rimangono ad oggi un miraggio.


Veloso 6 - Il maggiore merito che gli va ascritto questa sera è la capacità di infondere tranquillità a tutto il reparto. L'entrataccia su Deulofeu gli costa un giallo che lo induce - saggiamente - ad adottare un atteggiamento più accorto.

Doig 7 - Ha le stimmate del campioncino: spicca la progressione, ma le doti balistiche non sono da meno. La prodezza che vale l'1-0 è un lampo che balena sull'oceano sconfinato delle sue potenzialità. He did it again: dopo aver trascinato nell'ultima al Bentegodi con la Samp, si regala un'altra notte da migliore in campo. Peccato che non basti. Dall'83' Lasagna s.v.

Piccoli 5 - L'abito da raccordo che Cioffi ha in mente per lui necessita ancora di qualche rammendo. Non è su misura, lo può diventare. Stasera però non va: ha due o tre occasioni per distendersi, ma pasticcia più del dovuto. Dal 62' Kallon 6 - Iniezione di vivacità, anche se sposta poco.

Verdi 5,5 - Non brillantissima la prima da titolare in gialloblù. L'autonomia è limitata, e la componente fisica ha certamente un'incidenza sulla sua tendenza a eclissarsi in alcune fasi. Già si intravede, però, l'importanza che può ricoprire in questo assetto tattico: lo testimoniano i due o tre movimenti a "fisarmonica" che esegue per liberare spazi per gli esterni, o le giocate (ancora sparute) di qualità che di tanto in tanto fanno capolino nella sua serata. Dal 73' Hrustic 5,5 - Un barocchismo di troppo in un momento che avrebbe richiesto altro. Gli occorre tempo, ma questa sera è impalpabile.

Henry 5,5 - Da quando la produzione offensiva ha cambiato pelle ha qualche rifornimento in meno. È al solito prezioso nelle sponde, ma non punge mai. Dall'84' Djuric s.v.

Gabriele Cioffi 5,5 - La sensazione di beffa è lacerante, ma il successo dell'Udinese è meritato sia per la mole di gioco prodotta che per le occasioni avute. C'è molto su cui riflettere: la sua non è una squadra in disarmo, ma ha limiti evidentissimi.