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TMW RADIO - Berrettini: "Chiellini e Pellè mie scommesse sin da giovanissimi"

TMW RADIO - Berrettini: "Chiellini e Pellè mie scommesse sin da giovanissimi"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 29 giugno 2016, 16:032016
di Gaetano Mocciaro

Paolo Berrettini è intervenuto nel corso della trasmissione "Italians - Fuori dai confini" su TMW Radio. L'attuale ct dell'Under 20 del Congo ha parlato di Giorgio Chiellini e Graziano Pellè, entrambi lanciati giovanissimi dallo stesso Berrettini con le selezioni Under 19 e Under 20 dell'Italia: "Sono stato felicissimo nel vedere entrambi segnare. Li ho avuto nelle selezioni giovanili dell'Italia e la cosa mi ha dato grande gioia, sia per la Nazionale sia per i ragazzi".

Ti aspettavi un exploit simile per l'Italia?
"Eravamo tutti scettici su questa Nazionale, perché magari non c'erano grandi nomi. Questo merito anche se la mia potrebbe essere una fase fatta va esclusivamente ad Antonio Conte, che ha saputo motivarli al punto giusto facendo un grande lavoro tattico e fisico. Quando si vincono queste partite il merito va esteso a tutti quanti, anche a persone che non figurano".

Aneddoti su Chiellini e Pellè?
"Sono due storie bellissime. Ma a parte loro due ho avuto Candreva, De Rossi che tra l'altro fece l'esordio in azzurro con me e fece doppietta in una partita con la Moldavia. Su Chiellini lo seguivo da quando aveva 16 anni e giocava nel Livorno, all'epoca in C1. Lo chiamai per uno stage a Coverciano e da lì mi impressionò per la sua forza fisica e ci puntai subito al punto da convocarlo per le partite ufficiali. A un certo punto il responsabile del settore giovanile Ottavio Bianchi mi disse, testuale: 'mister, Lei si ostina ancora a chiamare Chiellini'. Io gli risposi che finché sarei stato ct l'avrei convocato, sono andato avanti per la mia strada e ci siamo tolti delle soddisfazioni con la ciliegina dell'Europeo Under 19 vinto nel 2003, l'unico vinto dall'Italia nella sua storia. Ricordo che in finale contro il Portogallo lo schierai esterno alto di centrocampo. Tutti mi diedero del pazzo ma i fatti mi diedero ragione dato che fece gli assist per il 2-0 vincente che ci ha consegnato la coppa".

Anche Pellè è stata una tua scommessa
"Mi chiamò Pantaleo Corvino, all'epoca al Lecce e mi consigliò di vedere Pellè. Lo feci e inizialmente non mi piacque dato che era sovrappeso. Lui mi rispose dicendo che sarebbe diventato il nuovo Luca Toni. Si vedeva che era bravo, effettivamente, solo che era grassottello. Succede che il Lecce prende Zeman come allenatore e quando tornai a Lecce a vedere Pellè all'opera lo vidi dimagrito, un altro giocatore. Prima dei Mondiali Under 20 lo volli testare in un'amichevole e mi fece una grande impressione e decisi così di convocarlo. E lì divenne la stella del torneo segnando 4 volte. Era il nostro punto di riferimento e per me una grande soddisfazione. Quando segnava correva sempre da me ad abbracciarmi perché sapeva che io per lui avevo fatto tanto. Dal canto mio devo ringraziare sia Corvino che Zeman".

Un pronostico per Italia-Germania?
"Peccato per le tre assenze, anzitutto. Ma ce la giocheremo e so che Conte caricherà i ragazzi al punto giusto".

C'è uno dei tuoi 'ragazzi' su cui avresti puntato?
"Un giocatore che non è presente è Alberto Aquilani. Quando lo avevo nelle nazionali giovanili era potenzialmente il più forte centrocampista in assoluto. Purtroppo è stato sfortunato ma io dopo una buona stagione allo Sporting Lisbona lo avrei portato anche a questi Europei".