TOP E FLOP - Ciano ci prova col mancino. Impreciso il reparto difensivo

TOP:

Camillo Ciano: il più pericoloso dei ciociari. Si accende solo su calcio piazzato, ma crea più di qualche grattacapo a Szczesny che in due occasioni è costretto a pregare per spingere ad occhi chiusi il pallone sul fondo. Nel finale, quando indossa la fascia da capitano, bisticcia con Viviani per la battuta di una punizione dal limite: alla fine la spunta lui, ma colpisce la barriera. Il talento di Marcianise resta a mani vuote, ma è degno riservare al classe '90 una menzione speciale per la personalità dimostrata sul rettangolo verde dell'Allianz Stadium.

Marco Baroni: in poche settimane ha rivitalizzato il Frosinone, organizzando in maniera maniacale la fase difensiva (che contro la Juve si concede qualche sbavatura, ma di fronte a certi campioni è più che perdonabile) e riaddrizzando la situazione in ottica classifica. Per quelle che erano le premesse, i giallazzurri possono tornare in Ciociaria consapevoli d'aver dato il massimo. Bravo il tecnico dei canarini a dare spazio nel finale a Pinamonti, facendogli guadagnare una mezz'ora d'esperienza e seguendo il diktat di Roberto Mancini.

FLOP:

Il reparto difensivo: più di qualche incomprensione. Sarà l'emozione di lanciare la sfida al tridente Mandzukic-Dybala-CR7 (affrontarli tre contro tre era alquanto difficile), sarà il fatto che al primo tiro verso la porta (al 5') la Juve passa subito in vantaggio e smonta le certezze dei canarini. In occasione del 2-0 Bonucci è libero di spingere il pallone in rete ad un metro dalla linea di porta; Cristiano Ronaldo, invece, segna trafiggendo Sportiello sul primo palo.