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ESCLUSIVA TMW - Ariaudo aspetta l'occasione giusta: "E' dura. Ma so che posso dare tanto"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 21 settembre 2021, 16:19Serie B
di Marco Conterio
esclusiva

Ariaudo aspetta l'occasione giusta: "E' dura. Ma so che posso dare tanto"

Lorenzo Ariaudo da Torino, a trentadue anni, aspetta la sua occasione. Dopo tanti anni di carriera, di tackle, di scivolate, di sorrisi, pure di delusioni, di maniche rimboccate, di speranze, di partite, 258 tra i professionisti, di gol, 8 tra i professionisti, è spettatore. Spiega, a Tuttomercatoweb.com, che "il momento è difficile" ma in questa selva oscura di dubbi e interrogativi, vede una luce. "È difficile, ma sono convinto che nei momenti complicati vengano fuori le qualità umane di un calciatore. La pazienza e la capacità di saper cogliere l’opportunità giusta sono fondamentali in questa fase della mia carriera. Vedo molte partite, mi aggiorno, studio quelli che potranno essere i miei potenziali compagni e avversari. Vivo questo momento con la lucidità di un professionista di 32 anni e la serenità che mi trasmette la mia famiglia. Mi sto allenando con regolarità con un club a Torino per essere pronto al rientro".

Perché, a suo avviso, in questo momento, adesso, è andata così?
"Il calcio sta cambiando, lo stiamo vedendo in molte situazioni, sia in Italia che all’estero. Il mercato è meno dinamico rispetto a quello che ci si poteva aspettare. Una volta arrivare a scadenza di contratto era un vantaggio, oggi con i parametri economici che limitano i movimenti e le liste chiuse, un calciatore importante libero da contratto ha qualche problema in più del dovuto.

Ma resto fiducioso per il mio futuro".
Ha esperienza, qualità, polivalenza tattica. L'esterofilia dei nostri club è stata un fattore?
"A volte si tende a guardare all’estero per questioni di costi: il mercato italiano resta una bottega piuttosto cara e fuori dai nostri confini spesso ci sono opportunità più convenienti sotto l’aspetto economico. Ma non è detto che sotto il profilo tecnico ci sia un effettivo miglioramento. I difensori italiani storicamente vengono presi a modello in tutto il mondo".
Non ha bisogno di self promotion ma cosa può portare, oggi, Lorenzo Ariaudo al suo nuovo club?
"Esperienza, entusiasmo, voglia di lavorare con un gruppo dove ci sono giovani da poter aiutare a crescere. Credo che chi ha più esperienza abbia un bagaglio tecnico, tattico, umano che può condividere con chi fa i primi passi a certi livelli. Lo trovo un modo utile di lasciare un’ulteriore traccia del proprio passaggio, anche fuori dal campo".
Uno sguardo a quel che è stato finora, in carriera. C'è qualche rimpianto, qualche porta che a posteriori avrebbe scelto invece di un'altra?
"Posso dirmi felice e orgoglioso del mio percorso finora. Se sono arrivato a collezionare circa 250 presenze tra A e B nel calcio che tutti definiscono il più complicato al mondo sotto il profilo tattico, è perché mi sono guadagnato ogni minuto sul campo con il lavoro e la passione. Ed è proprio con questi valori che proseguirà la mia avventura nel calcio".