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Cagliari-Inter 2-1. Rinascita sarda, il terzo posto dei nerazzurri è a rischioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 1 marzo 2019, 22:30Serie A
di Gaetano Mocciaro

Cagliari-Inter 2-1. Rinascita sarda, il terzo posto dei nerazzurri è a rischio

Colpo Cagliari che in un colpo solo affossa l'Inter, rende ancor più aperta la corsa alla Champions League e rende invece la sua corsa verso la salvezza meno affannosa. Un successo meritato, al termine di una partita condotta con grande intensità, soprattutto nel primo tempo, e capacità di gestione del risultato anche nella ripresa. L'Inter, al contrario, continua a rallentare e se a Firenze la fortuna ha giocato una parte molto importante stavolta le colpe nerazzurri sono più evidenti.

AVANTI CON LAUTARO - Maran ritrova dal 1' João Pedro. Il brasiliano assiste Pavoletti con Barella confermato sulla trequarti. Cigarini vince il ballottaggio con Bradarić. Nessuna sorpresa per l'Inter che, al netto del caso Icardi, gioca con la formazione tipo con D'Ambrosio e Asamoah sulle corsie laterali e Lautaro Martínez assistito dal grande ex Nainggolan, con Politano e Perišić a completare la trequarti.


FURIA SARDA - Rossoblù che spingono maggiormente, trovando però scarsa mira e un Handanovič reattivo. Al 31' però gli sforzi sono premiati: splendida punizione di Cigarini che imbecca Luca Ceppitelli, stacco imperioso del centrale difensivo che trova la deviazione di Perisic che supera Handanovic. Sette minuti più tardi l'Inter trova il pari con uno splendido colpo di testa di Lautaro Martínez. Azione che parte con un'intuizione di Politano che innesca sull'out destro Nainggolan; cross del belga che trova l'incornata del "Toro" a superare sul primo palo Cragno. Poco prima dell'intervallo (43') il Cagliari si riporta avanti: Faragò innesca sulla destra Srna, cross col contagiri del croato per Pavoletti che al volo, da centro area, calcia anticipando due difensori nerazzurri e superando Handanovic. Decimo centro per il centravanti rossblù, terzo di piede.

REAZIONE MANCATA - Ti aspetti un'Inter furiosa nella ripresa, invece a parte una fiammata iniziale dove è bravissimo Cragno a disinnescare Politano, i nerazzurri faticano a sfondare e, anzi, concedono spazio alle ripartenze del Cagliari. Si muove qualcosa con l'ingresso di Borja Valero al posto di un Vecino sottotono. Lo spagnolo con un'azione personale mette i brividi al portiere. Lautaro Martínez ci riprova nel finale, ancora imbeccato da Nainggolan, ma stavolta Cragno dice no. La mossa disperata all'88' con Ranocchia centravanti non dà i frutti sperati da Spalletti, anzi. È il Cagliari a poter chiudere la partita con qualche minuto d'anticipo, grazie a un rigore assegnato nei minuti di recupero per atterramento in area di Despodov da parte di Skriniar. Ma Barella al 92' manda il pallone alle stelle. Gli ultimi 4 minuti di extra time regalano un po' di pepe ma non sono sufficienti per l'Inter, che col +2 sul Milan con una partita in più si ritrova a vivere un tranquillo weekend di paura. Quasi sei anni dopo il Cagliari batte in casa i nerazzurri. Al di là della statistica è un successo che fa respirare Maran e che tiene più lontana la squadra dalle acque agitate: il Bologna dista ora 9 punti.