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Il bilancio alla sosta, Frosinone, una macchina quasi perfetta. Che può migliorare in trasferta
La Serie B in questo fine settimana osserverà un turno di pausa per le pause delle amichevoli delle varie Nazionali, siano esse impegnate in Qatar e siano invece non qualificate. Una pausa che permette di fare un primo bilancio stagionale, dopo 13 giornate, sull’andamento delle 20 squadre del campionato cadetto.
Frosinone
Cosa va – Imbattibilità casalinga (6 vittorie su 6), dieci vittorie totali, solo sette reti al passivo e un attacco che distribuisce i gol fra i vari interpreti con spesso i subentranti che risultato decisivi, come Insigne ad Ascoli. Grande solidità difensiva senza dimenticare il gioco propositivo, pochi fronzoli e anche in questa stagione una serie di giovani – dalle punte Moro e Mulattieri passando per Boloca, Oyono fino a Turati fra i pali – in rampa di lancio per seguire le orme di Zerbin e Gatti. Grosso dopo la delusione dello scorso anno ha trasformato il suo Frosinone in una macchina al momento perfetta, con il dg Angelozzi che ha saputo inserire i tasselli giusti, anche d’esperienza, per far fare un ulteriore salto di qualità per puntare alla promozione. Il tutto si traduce in cinque punti sulla seconda e ben sette su quel Genoa che doveva ammazzare il campionato.
Cosa non va – In casa ciociara è davvero difficile trovare note negative in questa cavalcata iniziale. L’attacco ha le qualità per produrre qualcosa di più, ma con questa difesa ci si può accontentate e comunque sono solo tre le squadre che hanno fatto meglio finora. Se in casa il percorso è netto in trasferta è stato più altalenante e forse in alcuni casi ci si sarebbe potuti accontentare del pari. Ma questo Frosinone ha dimostrato sul campo di puntare sempre alla vittoria e l’atteggiamento sta pagando.
Frosinone
Cosa va – Imbattibilità casalinga (6 vittorie su 6), dieci vittorie totali, solo sette reti al passivo e un attacco che distribuisce i gol fra i vari interpreti con spesso i subentranti che risultato decisivi, come Insigne ad Ascoli. Grande solidità difensiva senza dimenticare il gioco propositivo, pochi fronzoli e anche in questa stagione una serie di giovani – dalle punte Moro e Mulattieri passando per Boloca, Oyono fino a Turati fra i pali – in rampa di lancio per seguire le orme di Zerbin e Gatti. Grosso dopo la delusione dello scorso anno ha trasformato il suo Frosinone in una macchina al momento perfetta, con il dg Angelozzi che ha saputo inserire i tasselli giusti, anche d’esperienza, per far fare un ulteriore salto di qualità per puntare alla promozione. Il tutto si traduce in cinque punti sulla seconda e ben sette su quel Genoa che doveva ammazzare il campionato.
Cosa non va – In casa ciociara è davvero difficile trovare note negative in questa cavalcata iniziale. L’attacco ha le qualità per produrre qualcosa di più, ma con questa difesa ci si può accontentate e comunque sono solo tre le squadre che hanno fatto meglio finora. Se in casa il percorso è netto in trasferta è stato più altalenante e forse in alcuni casi ci si sarebbe potuti accontentare del pari. Ma questo Frosinone ha dimostrato sul campo di puntare sempre alla vittoria e l’atteggiamento sta pagando.
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