Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / genoa / Copertina
Lo 0 a 0 era il massimo possibile ma i brodini non bastano più
lunedì 18 dicembre 2017, 11:31Copertina
di Redazione Genoa News 1893
per Genoanews1893.it

Lo 0 a 0 era il massimo possibile ma i brodini non bastano più

Un punto a Firenze? Ben più di uno sciapo brodino. E' grasso che cola a prescindere dai risultati clamorosi delle avversarie dirette. Di più francamente non ci si poteva attendere dalla sfida contro una compagine in salute. Lo 0-0 del Franchi è l'ennesima conferma che quando Ballardini opta per l'atteggiamento più prudente possibile, arriva almeno un passettino avanti. Se il Grifo avesse giocato nell'identica maniera anche il turno precedente, ospite l'Atalanta, non avremmo probabilmente dovuto prendere atto di una cocente sconfitta.

Purtroppo il Genoa attuale può giocare soltanto così, almeno di fronte alle formazioni più accreditate, e quella viola rientra nel novero. Se prova a giocarsela a viso aperto, concede spazi agli avversari, si snatura e becca regolarmente: meglio scongiurare qualsiasi tipo di rischio e pensare alla sostanza di una classifica sempre più preoccupante.

Dalla Toscana giungono notizie confortanti, almeno per quanto riguarda la fase di filtro. Il bunker rossoblù tiene, limita al massimo le smagliature e i pericoli e si mostra compatto. Neppure l'uscita per infortunio (speriamo non grave, altrimenti a gioco lungo sarebbe un guaio grosso) di Spolli apre varchi, visto che Rossettini, il neo-entrato, si adegua all'andazzo tattico e, come spesso accaduto anche nei primi mesi di stagione, regge abbondantemente quando agisce nel fortino.

Va pure aggiunto che il lavoro difensivo dei centrocampisti ha contribuito al risultato eccellente di non perdere. Veloso continua ad agire fuori ruolo, cioé come mediano dedito alla rottura, e va detto che in questo ambito risulta efficace. Diverso il giudizio su di lui e suoi compagni di reparto se parliamo di costruzione di gioco. Qui il Genoa ha ribadito antiche carenze che temiamo siano ineliminabili se non si procede ad un corposo rafforzamento sul mercato bis. Mancava Rigoni, e Brlek non l'ha fatto rimpiangere per un quarto di partita per poi finire pure lui nel tritatutto della difesa ad oltranza. Di sicuro dal reparto mediano non sono giunte ispirazioni degne di nota, in grado di alimentare speranze in un cambio di registro in zona gol.

Ballardini stavolta ha scelto per la fascia sinistra Migliore e non se n'è certamente pentito: l'ex spezzino ha offerto una prestazione orgogliosa e lucida, priva di forzature e concreta. Promosso sul campo, insomma. Ma non ci si poteva attendere da lui il salto di qualità nell'impostazione.

Ad un centrocampo egregio nell'interdizione ma insufficiente nel rilancio, si è unito un duo di punta che ha confermato i propri atavici limiti. Eccellente la partenza di Taarabt, capace di impegnare seriamente Sportiello, ma alla distanza anche lui si è sfarinato, mentre il suo partner Pandev non ha offerto un solo spunto che è uno: una latitanza costante. Purtroppo neppure il sostituto Lapadula ha dato segni di ripresa, sicché ci si deve interrogare con un briciolo di preoccupazione sul futuro di una squadra che non potrà scamparla a suon di pareggini. Urge ritrovare la via del gol, ma con questi interpreti dobbiamo parlare di “mission impossible”, e davvero non si può addossare alcuna colpa al povero Ballardini, vittima del scarsissima prolificità di tutti gli attaccanti a disposizione.

Certo, la classifica si è nuovamente complicata a capo di una giornata che – fatto salvo il proprio risultato, non poteva rivelarsi peggiore. Sarà anche vero che qualche antagonista si è trovata di fronte formazioni di cartapesta: fattore che induce a più di una riflessione, ma non può trasformare questa lotta per la salvezza in una lotteria di sospetti e dubbi. Bisogna adeguarsi prontamente, rispondere per le rime, aggiudicandosi tutti gli scontri diretti in programma ma senza fermarsi a questi exploit. Servono altri punti da raccattare ovunque, ogni tanto tre in un colpo, quale che sia la rivale di turno. E ogni tanto imitare le altre pericolanti nella caccia al risultato a sorpresa.

PIERLUIGI GAMBINO