Lazio, per continuare il sogno bisogna sfatare il tabù Marassi
L’anno scorso la gara in casa del Genoa capitò nel peggior momento dei biancocelesti, tra la doppia sfida europa con il Siviglia, quando l’infermeria di Formello era piena. Inzaghi affrontò Prandelli, a quel tempo in panchina, senza almeno dieci giocatori e con tutto il centrocampo titolare indisponibile.
Due stagioni fa, quella della Champions sfiorata all’ultimo, Immobile portò la squadra a vincere per 2-3, poi si contano due pareggi e quattro sconfitte consecutive andando a ritroso. I dati permettono anche di utilizzare il termine tabù, che la Lazio dovrà essere brava a superare. A Formello nessuno è spaventato, anzi, la squadra vola sulla scia dell’entusiasmo e della consapevolezza. Anche perché se c’è una cosa che la banda Inzaghi ha saputo fare con continuità in questa stagione è quella di eguagliare, rompere e superare record su record. Dalla vittoria a San Siro contro il Milan (che mancava da trent'anni) alle vittorie consecutive (generali e in casa), passando per i gol segnati, i punti fatti e i risultati utili consecutivi (al momento sono 19). Partita dopo partita, ha aggiunto nuovi capitoli alla storia del club: se ne vorrà scrivere altri, magari di più significativi, oggi non potrà sbagliare.