TUTTO mercato WEB
…con Stefano Antonelli
“Francia favorita. Italia? Troppa euforia… Belotti, Cairo non tratta fino alla fine dell’Europeo. Mercato, ci divertiremo. Ecco chi si muoverà…”
“La Francia è la squadra favorita, senza alcun dubbio”. Così a TuttoMercatoWeb l’operatore di mercato Stefano Antonelli.
E l’Italia?
“In tutto questo percorso con Mancini ha dato un bel segnale. Ci ha fatto riavvicinare e dato positività. Ma…”.
Ma?
“Vedo troppo trionfalismo. Deve esserci ottimismo, la consapevolezza di poter fare bene. Leggo, ascolto. Siamo una buonissima Nazionale, però in questo Europeo vedo alcune squadre ai nastri di partenza superiori a noi. È vero che la Spagna non è più quella di una volta, la Germania arriva sempre fino in fondo. Mi piace molto la Polonia, un’ottima squadra ricca di campioni. Siamo tra le prime cinque, ma con molta tranquillità. Non dobbiamo pensare chissà che cosa, ma mantenere un profilo basso anche se ormai è difficile”.
Alla nostra Nazionale manca la stella, il nome forte.
“Nel singolo un po’ paghiamo, ma siamo squadra. Abbiamo visto bel calcio, lo score è importante. Ho visto troppa comunicazione trionfalistica, in certe situazioni fa bene e in altri casi meno”.
Il prossimo mercato sarà quello di Belotti. Quanto influirà l’Europeo?
“Finché non gioca l’Europeo, Cairo non fa il prezzo. Se all’Europeo qualcuno fa bene triplica il prezzo e certi giocatori poi non li prendi più”.
C’è il rischio che qualche giocatore a causa del prezzo che potrebbe variare con gli Europei resti nel suo attuale club?
“Dipenderà dall’esigenza di vendere o meno. Poniamo che Castrovilli diventi protagonista all’Europeo, la Fiorentina non avrebbe comunque necessità di vendere. Se capitasse a chi ha bisogna il discorso di cambierebbe”.
A che mercato andremo incontro?
“Si parla ma al momento non si fa. Il mercato si farà, sarà bello e ci divertiremo. Sono cambiati tanti allenatori. Oggi le società tendono a dire che ai tecnici piace l’organico, ma tutti lavoreranno tanto”.
La Lazio con Sarri ad esempio…
“Farà almeno quattro-cinque acquisti. Credo anche la Fiorentina con Gattuso. Anche dall’Inter mi aspetto degli innesti importanti, dovrà vendere almeno un pezzo. Ci saranno delle sorprese, dei movimenti. Vedo il Bologna che se trova da vendere vende e poi va ad ottimizzare prendendo qualche giovane forte. La Sampdoria al momento non può investire chissà quanto, il Sassuolo se venderà Locatelli farà tanto. E poi il Napoli ha una serie di punti interrogativi”.
E l’Italia?
“In tutto questo percorso con Mancini ha dato un bel segnale. Ci ha fatto riavvicinare e dato positività. Ma…”.
Ma?
“Vedo troppo trionfalismo. Deve esserci ottimismo, la consapevolezza di poter fare bene. Leggo, ascolto. Siamo una buonissima Nazionale, però in questo Europeo vedo alcune squadre ai nastri di partenza superiori a noi. È vero che la Spagna non è più quella di una volta, la Germania arriva sempre fino in fondo. Mi piace molto la Polonia, un’ottima squadra ricca di campioni. Siamo tra le prime cinque, ma con molta tranquillità. Non dobbiamo pensare chissà che cosa, ma mantenere un profilo basso anche se ormai è difficile”.
Alla nostra Nazionale manca la stella, il nome forte.
“Nel singolo un po’ paghiamo, ma siamo squadra. Abbiamo visto bel calcio, lo score è importante. Ho visto troppa comunicazione trionfalistica, in certe situazioni fa bene e in altri casi meno”.
Il prossimo mercato sarà quello di Belotti. Quanto influirà l’Europeo?
“Finché non gioca l’Europeo, Cairo non fa il prezzo. Se all’Europeo qualcuno fa bene triplica il prezzo e certi giocatori poi non li prendi più”.
C’è il rischio che qualche giocatore a causa del prezzo che potrebbe variare con gli Europei resti nel suo attuale club?
“Dipenderà dall’esigenza di vendere o meno. Poniamo che Castrovilli diventi protagonista all’Europeo, la Fiorentina non avrebbe comunque necessità di vendere. Se capitasse a chi ha bisogna il discorso di cambierebbe”.
A che mercato andremo incontro?
“Si parla ma al momento non si fa. Il mercato si farà, sarà bello e ci divertiremo. Sono cambiati tanti allenatori. Oggi le società tendono a dire che ai tecnici piace l’organico, ma tutti lavoreranno tanto”.
La Lazio con Sarri ad esempio…
“Farà almeno quattro-cinque acquisti. Credo anche la Fiorentina con Gattuso. Anche dall’Inter mi aspetto degli innesti importanti, dovrà vendere almeno un pezzo. Ci saranno delle sorprese, dei movimenti. Vedo il Bologna che se trova da vendere vende e poi va ad ottimizzare prendendo qualche giovane forte. La Sampdoria al momento non può investire chissà quanto, il Sassuolo se venderà Locatelli farà tanto. E poi il Napoli ha una serie di punti interrogativi”.
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