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Genoa-Sassuolo 2-2, le pagelle: Vasquez mille emozioni, Scamacca colpisce da exTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 18 ottobre 2021, 06:15Serie A
di Dimitri Conti

Genoa-Sassuolo 2-2, le pagelle: Vasquez mille emozioni, Scamacca colpisce da ex

Genoa - Sassuolo 2-2
18 e 21 ' Scamacca (S); 27' Destro (G); 90' Vasquez (G)

GENOA (a cura di Andrea Piras)

Sirigu 6 - Qualche incertezza questo pomeriggio ma anche la deviazione che fa sbattere il pallone sul palo sulla conclusione di Djuricic.
Biraschi 5,5 - Viene tradito dalla deviazione di Criscito sulla rete del 2-0 del Sassuolo anche se è mal posizionato. In sofferenza anche quando la retroguardia passa a quattro (dal 51' Cambiaso 6 - Più sicuro sulla fascia, si sgancia in qualche occasione anche ad aiutare i compagni in avanti).
Vasquez 6,5 - Partita dalle mille emozioni quella del centrale messicano che, dopo un match complesso, trova la zuccata che vale l’ennesima rimonta del Grifone.
Criscito 6,5 - Ultimo baluardo rossoblu. Guida la retroguardia con il carattere del capitano, si immola salvando da alcune sbavature che arrivano anche dalla mediana.
Sabelli 5 - Mezz’ora scarsa in campo per lui. Ballardini lo schiera dal primo minuto ma non riesce a dare il giusto apporto in entrambe le fasi di gioco (dal 33’ Ekuban 6 - Gioca al fianco di Destro, fa vedere delle buone accellerate).
Rovella 6 - Dinamismo in mezzo al campo anche se perde qualche pallone di troppo. Accompagna l’azione nella fase di costruzione, suo il corner del 2-2.
Badelj 5 - Quando i portatori di palla del Sassuolo lo puntano non riesce a tenere il passo. Spesso si fa sorprendere dall’avversario di turno. Giornata no per il centrocampista serbo (dal 46’ Kallon 6 - Freschezza sulla corsia, aiuta molto la squadra nel forcing finale ma anche in fase di ripiegamento).
Touré 5,5 - Dà fisicità al reparto quando c’è da usare il corpo ma anche lui soffre la rapidità dei giocatori neroverdi rimanendo spesso tagliato fuori (dal 76’ Behrami sv).
Fares 6 - La gara andrebbe scissa in due parti. La fase difensiva è rivedibile, nella fase di spinta invece confeziona l’assist per Destro che riapre il match.
Pandev 6 - Guida l’attacco rossoblu facendo da raccordo fra i reparti e guadagnandosi diversi calci di punizione facendo salire la squadra (dal 76’ Caicedo sv).
Destro 7 - Due palloni, due colpi di testa, due gol. La vena realizzativa è immutata anche se la seconda rete gli viene annullata per una posizione di fuorigioco che c’è.
Allenatore: Ballardini 6 - Ennesima rimonta del suo Genoa che mette in campo grande cuore. Non tutto è perfetto come per esempio i tanti gol presi nei primi venti minuti.


SASSUOLO

Consigli 5,5 - Non perfetto sul colpo di testa di Destro, è poco reattivo nel provare il tuffo, solo abbozzato. Un paio di parate dal basso coefficiente prima di dover capitolare a un passo dal recupero, senza particolari responsabilità stavolta.
Toljan 7 - Sulla fascia sinistra avversaria trova spazio e coraggio per proporsi, ottenendo ottimi risultati. Fornisce l’assist al bacio per lo 0-2 di Scamacca e serve il bis a inizio ripresa ma stavolta il compagno cestina e non lo fa finire ancora sul tabellino.
Chiriches 5,5 - Dalle sue parti si aggira spesso Pandev, per una sfida tra calciatori esperti che lo vede reggere abbastanza bene. Ha però sulla coscienza lo stacco piuttosto blando al novantesimo, costato i tre punti.
Ferrari 5,5 - Specialista dell’anticipo, si disimpegna in diverse circostanze in questo fondamentale. Male in occasione del calcio d’angolo di Rovella trasformato in oro da Vasquez, che si fa beffe della sua marcatura a zona.
Rogerio 5,5 - Abituato a spingere fino in fondo sulla fascia, assume le vesti del fluidificante già dai primissimi minuti. In fase difensiva però è piuttosto rivedibile: sul gol di Destro non salta neanche.
Frattesi 6,5 - Più nel vivo della manovra rispetto a Lopez, libera alla conclusione Djuricic a fine primo tempo, mandandolo a un passo dal tris. Ci prova poi personalmente due volte: non granché la prima, a un passo dalla rete la seconda.
Lopez 6 - Il francese rimane leggermente più nascosto rispetto al compagno di reparto, limitandosi prevalentemente alla primissima regia, eseguita con semplicità e immediatezza. Quando va verticale, sbaglia (dal 92’ Manganelli s.v.).
Berardi 6 - Partita a due volti: nel primo tempo è riferimento negli attacchi insistiti neroverdi e non è un caso che ci sia il suo zampino, aiutato dal rimpallo, nell’azione che sblocca la gara. Sul lungo andare però finisce col risultare meno consistente (dal 92’ Goldaniga s.v.).
Raspadori 6,5 - Da trequartista è una scheggia impazzita: con lui i punti di riferimento, per difensori e mediani avversari, non esistono. Velo da stropicciarsi gli occhi sul gol annullato a Scamacca, da rivedere qualche movimento nel senza palla (dal 61’ Harroui 5,5 - Comincia con fare intraprendente e iniziative interessanti ma non appena il Genoa alza il livello della pressione tende all’evanescenza. Rimandato).
Djuricic 6,5 - Allargato a sinistra per far posto a Scamacca e mettere Raspadori dietro di lui, non pare troppo turbato dalla novità. Si accende con colpi di luce e va vicino al gol, fermato dal palo e da Sirigu. Esce non d’accordo col suo allenatore (dal 74’ Kyriakopoulos 6 - Dei subentranti è il migliore: arriva persino al gol, ma è in fuorigioco. Piuttosto netto, ma non si perde d’animo e ci riprova dalla distanza. Quantomeno ha messo carattere).
Scamacca 7 - Debutta da titolare in stagione ed è il primo a tirare in porta: avviso di un pomeriggio di grazia. Come spesso capita agli ex, colpisce: due gol in 20’ e sarebbero potuti essere tre. Se ne divora uno pure più tardi: l'errore peserà a fine gara (dal 74’ Defrel 5,5 - La differenza con chi va a sostituire si percepisce: le occasioni in favore del Sassuolo iniziano a scarseggiare e non fa granché per invertire la tendenza).
Allenatore: Dionisi 6 - Decide di schierare insieme sia Raspadori che Scamacca per la prima volta in stagione e trova un’ottima risposta, con inizio che tiene il Genoa in apnea e porta i suoi a più due. Destro riapre la partita e gliela complica: decide inizialmente di non abbassarsi e sembra la strategia giusta, ma non trova mai il colpo del ko. Paga la cosa nel finale, quando tarda forse ad effettuare i cambi difensivi: vederli fatti a 2-2 già subito suona un po’ strano, fuori dai tempi e beffardo.