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I rimpianti di  Inzaghi: troppe partite ravvicinate e un po' di sfortunaTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 17 febbraio 2019, 17:55Serie A
di Michele Pavese

I rimpianti di Inzaghi: troppe partite ravvicinate e un po' di sfortuna

Le vittorie contro Frosinone ed Empoli, ottenute in piena emergenza, avevano dimostrato la forza della squadra di Simone Inzaghi, che era riuscita a ottenere sei punti fondamentali nella corsa alla Champions League. La sconfitta del Ferraris, però, riporta la Lazio con i piedi per terra, seppur il risultato finale lasci l'amaro in bocca ai capitolini, soprattutto per le occasioni avute a inizio ripresa. La parata di Radu sul piazzato di Correa e la traversa clamorosa colpita da Badelj (occasioni entrambe sul punteggio di 0-1) gridano vendetta e non consentono ai biancocelesti di restare in scia del Milan.

Un periodo sfortunato per Immobile e soci, testimoniato anche dal gol rocambolesco di Sanabria, che batte Strakosha dopo essere stato colpito in pieno dal tentativo di rinvio di Lucas Leiva. Il tecnico piacentino ha puntato il dito contro la sorte avversa, ma anche contro il calendario e le troppe gare ravvicinate: "Si gioca troppo, non si calcolano bene i calendari.

Nella settimana dei 120 minuti in Coppa avevamo fatto 3 gare in 6 giorni; prima avevamo un solo infortunato, poi ce ne siamo ritrovati tantissimi". A Inzaghi non resta che sperare che la lunga notte passi presto e di riavere al 100% alcuni elementi fondamentali nello scacchiere tattico: su tutti il bomber napoletano, uscito a inizio ripresa dopo aver lavorato in modo prezioso per i compagni (suo l'assist per Badelj), e Milinkovic-Savic, la cui assenza in mezzo al campo è pesante. L'unica buona notizia arriva dal regista croato, apparso finalmente in buone condizioni: l'ex viola potrebbe essere utile anche nella difficile trasferta di Siviglia, dove la Lazio cercherà l'impresa per ribaltare la sconfitta di misura dell'Olimpico.