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Tre indizi fanno una prova: Romulo può resuscitare una Lazio sfiduciata
Il solito Acerbi e una bella sorpresa: Romulo. Tra le (poche) note liete della disfatta di Siviglia, c'è la conferma che l'ultimo acquisto biancoceleste possa diventare in poco tempo un giocatore preziosissimo. Non solo nelle rotazioni, ma per portare anche dal 1' linfa vitale a un centrocampo martoriato in questa stagione da infortuni e rendimenti al di sotto delle aspettative (Luis Alberto e Milinkovic-Savic su tutti).
È stato proprio l'italo-brasiliano, infatti, a propiziare appena entrato l'espulsione di Franco Vazquez. Doppio dribbling e trattenuta vistosa dell'ex Palermo, con conseguente doppia ammonizione, che avrebbe potuto e dovuto dare alla Lazio una marcia in più verso la remontada. Così non è stato, vuoi per la scarsa vena realizzativa dell'attacco capitolino, vuoi per la gomitata di Marusic che ha ripristinato la parità numerica in campo.
Ma la partita di Romulo a Siviglia resta, senza alcun dubbio, uno spunto da cui ripartire. Un esempio per voglia di fare, correre e lottare per tutta la squadra. Proprio nel momento in cui c'è da serrare le fila e rialzare la testa per conquistare un posto in Champions e continuare a sognare la Coppa Italia.
“Sono contento e darò tutto me stesso per mostrare il mio valore e raggiungere gli obiettivi societari. La Lazio è la mia rivincita personale", aveva dichiarato durante la sua presentazione ufficiale l'ex Genoa, Verona, Juve e Fiorentina. Che dopo le due da titolare contro Empoli e Grifone oggi ha sicuramente ripagato la fiducia di Inzaghi a gara in corso. Due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova. Col grande obiettivo, ovviamente, di convincere Tare a riscattarlo a fine anno.
È stato proprio l'italo-brasiliano, infatti, a propiziare appena entrato l'espulsione di Franco Vazquez. Doppio dribbling e trattenuta vistosa dell'ex Palermo, con conseguente doppia ammonizione, che avrebbe potuto e dovuto dare alla Lazio una marcia in più verso la remontada. Così non è stato, vuoi per la scarsa vena realizzativa dell'attacco capitolino, vuoi per la gomitata di Marusic che ha ripristinato la parità numerica in campo.
Ma la partita di Romulo a Siviglia resta, senza alcun dubbio, uno spunto da cui ripartire. Un esempio per voglia di fare, correre e lottare per tutta la squadra. Proprio nel momento in cui c'è da serrare le fila e rialzare la testa per conquistare un posto in Champions e continuare a sognare la Coppa Italia.
“Sono contento e darò tutto me stesso per mostrare il mio valore e raggiungere gli obiettivi societari. La Lazio è la mia rivincita personale", aveva dichiarato durante la sua presentazione ufficiale l'ex Genoa, Verona, Juve e Fiorentina. Che dopo le due da titolare contro Empoli e Grifone oggi ha sicuramente ripagato la fiducia di Inzaghi a gara in corso. Due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova. Col grande obiettivo, ovviamente, di convincere Tare a riscattarlo a fine anno.
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