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Genoa camaleontico: gli schemi di Prandelli dal 3-5-2 ai quattro dietroTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 27 febbraio 2019, 08:00Serie A
di Andrea Piras

Genoa camaleontico: gli schemi di Prandelli dal 3-5-2 ai quattro dietro

"A me non piace soffermarmi in un metodo troppo rigido". Così Cesare Prandelli, nella conferenza stampa pre Chievo, ha risposto a chi gli chiedeva se avesse intenzione di confermare al "Bentegodi" il 4-3-1-2 visto in amichevole pochi giorni prima. L'assetto tattico del Genoa infatti è molto variabile con il tecnico di Orzinuovi che, a seconda della situazione anche all'interno della partita, cuce l'abito di gioco addosso alla squadra. Del resto un buon allenatore è quello che si adatta alle esigenze e alle caratteristiche. Così ha fatto il tecnico rossoblu che al suo arrivo ha voluto dare continuità dal punto di vista dell'assetto di gioco rispetto al passato. Contro la Spal e per tutto il girone di andata allora via sempre con il 3-5-2 con Piatek e Kouamé in attacco e Pedro Pereira e Lazovic a percorrere rispettivamente la fascia destra e la fascia sinistra. A Roma sette giorni più tardi e contro l'Atalanta ha confermato lo stesso undici con l'eccezione di Romulo sulla corsia destra. Il giorno di Santo Stefano a Cagliari ecco di nuovo Pereira esterno e Bessa al posto di Kouamé per un più abbottonato 3-5-1-1.

Nell'ultima partita del girone di andata contro la Fiorentina dentro invece chi aveva giocato contro i giallorossi e contro i nerazzurri di Gasperini per un più tradizionale 3-5-2.

GIRONE DI RITORNO CON LA DIFESA A QUATTRO - Il girone di ritorno ha portato diverse novità nel modo di approcciare le partite. La prima è il passaggio alla retroguardia a quattro, provata e riprovata nel corso del ritiro invernale di San Pedro del Pinatar. Da allora Davide Biraschi è stato impiegato come terzino destro, Criscito spostato a sinistra e al centro insieme a Romero, assente per squalifica solo al Dall'Ara dove ha giocato Gunter, è stato schierato in tutte le occasioni Ervin Zukanovic. Il primo schema proposto da Prandelli contro il Milan è stato il 4-4-2 con Kouamé e Pandev in attacco, Lazovic e Bessa sulle fasce. Contro l'Empoli si passa al 4-2-3-1 con Romulo, Bessa e Lazovic ad innescare l'attaccante ivoriano. Contro il Sassuolo si torna al 4-4-2 con Sanabria per la prima volta titolare insieme a Kouamé mentre contro Bologna e nel primo tempo con la Lazio, prima del passaggio a 4-2-3-1, il mister del Grifone ha proposto un 4-3-3 con Lazovic, Sanabria e Kouamé a formare il tridente. Infine contro il Chievo, Sanabria e Kouamé hanno giocato più vicini con Bessa trequartista in un 4-3-1-2 prima dell'inserimento di Lazovic e il passaggio nuovamente a 4-2-3-1.