Genoa camaleontico: gli schemi di Prandelli dal 3-5-2 ai quattro dietro
Nell'ultima partita del girone di andata contro la Fiorentina dentro invece chi aveva giocato contro i giallorossi e contro i nerazzurri di Gasperini per un più tradizionale 3-5-2.
GIRONE DI RITORNO CON LA DIFESA A QUATTRO - Il girone di ritorno ha portato diverse novità nel modo di approcciare le partite. La prima è il passaggio alla retroguardia a quattro, provata e riprovata nel corso del ritiro invernale di San Pedro del Pinatar. Da allora Davide Biraschi è stato impiegato come terzino destro, Criscito spostato a sinistra e al centro insieme a Romero, assente per squalifica solo al Dall'Ara dove ha giocato Gunter, è stato schierato in tutte le occasioni Ervin Zukanovic. Il primo schema proposto da Prandelli contro il Milan è stato il 4-4-2 con Kouamé e Pandev in attacco, Lazovic e Bessa sulle fasce. Contro l'Empoli si passa al 4-2-3-1 con Romulo, Bessa e Lazovic ad innescare l'attaccante ivoriano. Contro il Sassuolo si torna al 4-4-2 con Sanabria per la prima volta titolare insieme a Kouamé mentre contro Bologna e nel primo tempo con la Lazio, prima del passaggio a 4-2-3-1, il mister del Grifone ha proposto un 4-3-3 con Lazovic, Sanabria e Kouamé a formare il tridente. Infine contro il Chievo, Sanabria e Kouamé hanno giocato più vicini con Bessa trequartista in un 4-3-1-2 prima dell'inserimento di Lazovic e il passaggio nuovamente a 4-2-3-1.