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...con FoschiTUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Ninni/Image Sport
giovedì 30 maggio 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

...con Foschi

“Palermo, pagato il passato ma ora ripartiamo più forti di prima. E oggi mi alleno anch’io con la squadra! Tacopina, contano i tribunali...”
Dall’inferno al paradiso in poco tempo. Torna a risplendere il sole su Palermo, la squadra ritrova la Serie B dopo che in primo grado era arrivata la condanna alla retrocessione in C. Lui, Rino Foschi, deus ex machina del Palermo di cui quest’anno è stato praticamente tutto, presidente e direttore sportivo, ci ha sempre creduto. Anima e cuore del Palermo, ha rincuorato la squadra nei momenti più bui. Ha sofferto insieme ai suoi ragazzi. E ieri ha tirato finalmente un sospiro di sollievo ed è tornato a sorridere dopo un mese in apnea. “Abbiamo passato un brutto mese, ci avevano buttato in Serie C. Ora la sentenza è stata ribaltata, il prossimo anno faremo la Serie B. Abbiamo pagato il passato, accettiamo con professionalità la sentenza e il prossimo anno proveremo a riprenderci quello che non è stato possibile prenderci in questa stagione”, dice Foschi a TuttoMercatoWeb.

Direttore, come ha vissuto il giorno della sentenza?
“Sono stato al campo con la squadra, poi sono andavo in ufficio. Sentivo i rumors, poi è arrivata l’ufficialità. La squadra era felice della notizia, oggi faremo l’ultimo allenamento. E ho detto ai ragazzi che l’ultimo allenamento lo farò anche io: andrò al campo con la tuta, farò il torello e sarà difficile fermarmi (sorride, ndr)”.

Ora il meritato riposo, poi sarà tempo di programmare il futuro.
“Intanto ci siamo ripresi la categoria che ci appartiene fortemente. Vogliamo fare le cose per bene, ora c’è da parlare e programmare con la proprietà”.

Sorpreso dalla scarsa solidarietà degli altri club di Serie B?
“Non voglio fare più polemica su questo argomento. Non ho intenzione di tornare sull’argomento e di arrabbiarmi”.

Beh, io provo a farla arrabbiare: il Palermo l’anno scorso fece ricorso dopo la partita contro il Frosinone per andare in Serie A. Dopo poco il Venezia inviò un esposto alla Federazione sostenendo che il Palermo non avesse i conti in regola per la Serie A. Il Venezia, la società di Joe Tacopina. E pare che proprio a Tacopina Zamparini avesse fatto prendere visione dei conti del Palermo quando trattava la cessione a Frank Cascio. Anche da lì è partita la macchina istituzionale ai danni del Palermo.
“Non ero presente in quel momento, ma sono rimasto stupito delle esternazioni di Tacopina visto che i conti li ha visti anche prima di me. Comunque il Venezia la pensa in un modo, noi in un altro”.


E alla fine il Tribunale ha deciso che il Palermo resta in B e il Venezia farà i playout per non retrocedere.
“Beh, il loro presidente ha sempre detto che decidono i tribunali e i tribunali hanno deciso. Il Palermo resta in Serie B. Il resto non conta. E poi io faccio il direttore sportivo, Tacopina il presidente di un’altra società. Ognuno la pensa come vuole. Va bene così: contano i tribunali e lo hanno detto anche loro, no?”.

Il peggio è passato. E ora, direttore?
“Mi riposerò per quarantotto ore... poi dimostreremo ancora di essere seri e professionali. La Serie B è nostra, nessuno ce l’ha tolta. Presto sarà tempo di pensare a riprenderci ciò che quest’anno ci è stato negato”.

La telefonata che le ha fatto più piacere ricevere dopo la sentenza?
“Ne ho ricevute tante, davvero. Colleghi e dirigenti di altre società anche di alta categoria. Siamo sempre a sfidarci l’uno con l’altro sul marciapiede, ma tra persone serie poi quando è il momento si è anche solidali”.

Un messaggio per i tifosi?
“Loro sanno quanto sono importanti. Abbiamo passato qualcosa di incredibile tutti insieme. Questa sentenza è una vittoria della nostra gente e anche della nuova proprietà. E ora ripartiamo, tutti insieme. Più forti di prima”.