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Muro contro muro: Juventus e Mandzukic aspettano solo gennaio
C'era uno spartiacque temporale fra la Juventus e Mario Mandzukic: la chiusura del mercato in Qatar, con le offerte che piovevano da ogni dove, da Al Rayyan all'Al Gharafa, fino all'Al Duhail. Proposte da 6-7 milioni di euro annui per un triennale, cifre già percepite alla Juve, sebbene per "solamente" due stagioni. Naturale conseguenza quella di rifiutarle tutte: non sono fuori mercato come quelle cinesi.
LE PAROLE PRIMA - Sarri, nella conferenza stampa del 27 settembre, lo aveva detto chiaro e tondo: "In questo momento, in accordo con la società, il giocatore ha deciso di restare un po' ai margini in attesa che chiudano tutti i mercati ancora aperti. Poi dopo si vedrà". Al termine nessuna trattativa conclusa, nemmeno con la pista australiana. Mandzukic è fuori dalla lista Champions e non c'è stata possibilità di chiederne conto, così nessuno ha chiesto a Sarri del croato prima di Inter-Juventus, causa i tanti temi intrinsechi per la partita.
QUELLE DOPO - Arrivano direttamente dalla conferenza stampa di oggi: "Mandzukic non è rientrato in gruppo dopo il mancato addio". Anche qui si parla di un accordo tra la squadra e il calciatore per non allenarsi con i compagni. E se lo scenario cambia, Sarri è pronto a tutto, anche a riprenderselo alla bisogna. Lo ha già dimostrato nelle scorse settimane, quando Khedira e Matuidi, da esuberi, sono diventati giocatori importanti per la propria rosa.
MURO CONTRO MURO - Concesso - e preso con beneficio d'inventario - che ci sia un accordo fra un calciatore che ha rifiutato tutto da giugno in avanti (pur di rimanere alla Juventus) e un club che non ha preso benissimo la permanenza dello stesso, è chiaro che si sia arrivati a una situazione non proprio lineare, nemmeno per i canoni bianconeri. Tutti aspettano solo gennaio, chi con la possibilità di andare via, magari al Manchester United, chi per liberarsi di uno stipendio importante. Ma se poi dovesse rimanere (rifiutando tutte le offerte) si parlerebbe ancora di accordo?
LE PAROLE PRIMA - Sarri, nella conferenza stampa del 27 settembre, lo aveva detto chiaro e tondo: "In questo momento, in accordo con la società, il giocatore ha deciso di restare un po' ai margini in attesa che chiudano tutti i mercati ancora aperti. Poi dopo si vedrà". Al termine nessuna trattativa conclusa, nemmeno con la pista australiana. Mandzukic è fuori dalla lista Champions e non c'è stata possibilità di chiederne conto, così nessuno ha chiesto a Sarri del croato prima di Inter-Juventus, causa i tanti temi intrinsechi per la partita.
QUELLE DOPO - Arrivano direttamente dalla conferenza stampa di oggi: "Mandzukic non è rientrato in gruppo dopo il mancato addio". Anche qui si parla di un accordo tra la squadra e il calciatore per non allenarsi con i compagni. E se lo scenario cambia, Sarri è pronto a tutto, anche a riprenderselo alla bisogna. Lo ha già dimostrato nelle scorse settimane, quando Khedira e Matuidi, da esuberi, sono diventati giocatori importanti per la propria rosa.
MURO CONTRO MURO - Concesso - e preso con beneficio d'inventario - che ci sia un accordo fra un calciatore che ha rifiutato tutto da giugno in avanti (pur di rimanere alla Juventus) e un club che non ha preso benissimo la permanenza dello stesso, è chiaro che si sia arrivati a una situazione non proprio lineare, nemmeno per i canoni bianconeri. Tutti aspettano solo gennaio, chi con la possibilità di andare via, magari al Manchester United, chi per liberarsi di uno stipendio importante. Ma se poi dovesse rimanere (rifiutando tutte le offerte) si parlerebbe ancora di accordo?
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