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LIVE TMW - Petkovic: "In Italia mi sentivo particolare. Non c'erano spazi"
18.20 - Oltre a Nenad Bjelica, tecnico della Dinamo Zagabria, ci sarà Bruno Petkovic, centravanti ex Bologna e Trapani.
Prende la parola Petkovic. "Sono lo stesso giocatore di quando ero in Italia, ma era diverso. Non solo lo stesso dal punto di vista psicologico, sono consapevole della difficoltà del campionato italiano. Bisogna dare merito all'Atalanta di avere costruito questa squadra. Hanno dominato con la Juventus, nessuno avrebbe detto nulla se fosse finito 3-0 il primo tempo".
Non servono motivazioni, ma San Siro è qualcosa di ulteriore? “È qualcosa di grande, tutti i bambini sognano di giocarci. Noi siamo sereni, abbiamo già giocato in stadi storici, non ci sarà nessun problema”.
Ha avuto un problema al ginocchio. "Sto perfettamente, ho ricevuto una botta ma sto perfettamente, domani posso giocare senza problemi".
Si parla di lei per il Barcellona... "Mi sentivo un giocatore particolare, forse nel pensiero. Pensavo sempre nel mio modo, il calcio italiano è un po' più... c'è tantissima tattica, non ci sono grandi spazi per la creatività, specialmente per un giocatore giovane che non ha dimostrato il suo valore a livelli massimi. In questa squadra ho trovato spazio per respirare, gente nello staff che ti capisce, che lavora sul livello mentale, fisico e tattico. È un mix di tante cose positive, poi ora sto a casa mia. Sto dimostrando con il mio calcio".
Hai parlato con Pasalic? "Ne abbiamo parlato in nazionale, ma niente di speciale. Probabilmente è stato il migliore giocatore contro la Juventus, merita di esserlo, all'Atalanta e in Nazionale".
Fine della conferenza stampa.
Prende la parola Petkovic. "Sono lo stesso giocatore di quando ero in Italia, ma era diverso. Non solo lo stesso dal punto di vista psicologico, sono consapevole della difficoltà del campionato italiano. Bisogna dare merito all'Atalanta di avere costruito questa squadra. Hanno dominato con la Juventus, nessuno avrebbe detto nulla se fosse finito 3-0 il primo tempo".
Non servono motivazioni, ma San Siro è qualcosa di ulteriore? “È qualcosa di grande, tutti i bambini sognano di giocarci. Noi siamo sereni, abbiamo già giocato in stadi storici, non ci sarà nessun problema”.
Ha avuto un problema al ginocchio. "Sto perfettamente, ho ricevuto una botta ma sto perfettamente, domani posso giocare senza problemi".
Si parla di lei per il Barcellona... "Mi sentivo un giocatore particolare, forse nel pensiero. Pensavo sempre nel mio modo, il calcio italiano è un po' più... c'è tantissima tattica, non ci sono grandi spazi per la creatività, specialmente per un giocatore giovane che non ha dimostrato il suo valore a livelli massimi. In questa squadra ho trovato spazio per respirare, gente nello staff che ti capisce, che lavora sul livello mentale, fisico e tattico. È un mix di tante cose positive, poi ora sto a casa mia. Sto dimostrando con il mio calcio".
Hai parlato con Pasalic? "Ne abbiamo parlato in nazionale, ma niente di speciale. Probabilmente è stato il migliore giocatore contro la Juventus, merita di esserlo, all'Atalanta e in Nazionale".
Fine della conferenza stampa.
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