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Equilibrio a Kharkiv, Gollini come Buffon: al 45' Shakhtar-Atalanta è 0-0
Finisce 0-0 il primo tempo fra Shakhtar Donetsk e Atalanta, nella sfida valevole per l'ultima gara del girone di Champions League. Gara equilibrata con un paio di occasioni per parte, con i nerazzurri che si fanno preferire in palleggio, mentre gli ucraini viaggiano a gran velocità.
Partita subito frizzante, come il clima a Kharkiv, perché bastano cinque minuti e Ismaily rischia di combinare una frittata, cercando il retropassaggio per Pyatov ma trovando Gomez. L'argentino cerca il pallone per Muriel che, però, in un eccesso di altruismo serve Pasalic, un pelino troppo lungo. Così il croato, da posizione defilata, non può che evitare la parata del numero uno ucraino. Lo stesso colombiano poi sbaglia ad allargarsi dopo un disimpegno errato di Kryvtsov, che dà il la al contropiede, terminato con un tiro murato dal Papu. La prima occasione dello Shakhtar è subito oggetto di Var, perché Tete parte in fuorigioco di una spalla, rendendo vana la prosecuzione con il gol di Kovalenko.
Il copione è semplice, come all'andata. L'Atalanta preme e gioca di palleggio, lo Shakhtar è estremamente pericoloso in contropiede, perché le frecce davanti sono acuminate e scattano rapidissime. Come al trentasettesimo, quando Taison sospinge il contropiede, Tete mette la palla al centro e Junior Moraes - di testa e da due passi - impegna Gollini in una parata alla Buffon. Le ondate montano, perché gli ucraini giocano talmente rapido da metà campo in su da essere davvero fulminei e pericolosi.
Partita subito frizzante, come il clima a Kharkiv, perché bastano cinque minuti e Ismaily rischia di combinare una frittata, cercando il retropassaggio per Pyatov ma trovando Gomez. L'argentino cerca il pallone per Muriel che, però, in un eccesso di altruismo serve Pasalic, un pelino troppo lungo. Così il croato, da posizione defilata, non può che evitare la parata del numero uno ucraino. Lo stesso colombiano poi sbaglia ad allargarsi dopo un disimpegno errato di Kryvtsov, che dà il la al contropiede, terminato con un tiro murato dal Papu. La prima occasione dello Shakhtar è subito oggetto di Var, perché Tete parte in fuorigioco di una spalla, rendendo vana la prosecuzione con il gol di Kovalenko.
Il copione è semplice, come all'andata. L'Atalanta preme e gioca di palleggio, lo Shakhtar è estremamente pericoloso in contropiede, perché le frecce davanti sono acuminate e scattano rapidissime. Come al trentasettesimo, quando Taison sospinge il contropiede, Tete mette la palla al centro e Junior Moraes - di testa e da due passi - impegna Gollini in una parata alla Buffon. Le ondate montano, perché gli ucraini giocano talmente rapido da metà campo in su da essere davvero fulminei e pericolosi.
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