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Juve, brutto scivolone al San Paolo: Sarri torna a parlare di motivazioni
La Juventus aveva convinto di squadra dalla gara col Cagliari in poi. Ha deluso e perso di squadra contro il Napoli, che non ha fatto molto di più ma è stato obiettivamente più bravo a sfruttare le occasioni a proprio favore. I novanta minuti del San Paolo somigliano tanto a quelli di Ryad, e anche ai secondi quarantacinque dell’Olimpico: anche in quelle occasioni la squadra di Sarri era sembrata poco solida e abbastanza approssimativa. E la Juve non può permettersi mai di non fare la Juve.
“E’ mancata energia mentale e nervosa – spiega Sarri -. Abbiamo fatto una fase offensiva sotto ritmo con un possesso palla blando. La fase difensiva era sempre in ritardo, è stata una partita di scarsa energia mentale. Abbiamo perso giustamente, ma contro una squadra che aveva fatto poco per vincerla quindi ci abbiamo messo anche del nostro”. Insomma non proprio il ritorno che il tecnico della Juventus sognava di fare nello stadio che anche qualche anno fa lo ha battezzato come comandante della spedizione anti Juve.
“Questa squadra non può giocare come giocava il Napoli, perché ha caratteristiche diverse. Bisogna migliorare nel palleggio, ma accompagnare anche le caratteristiche dei nostri calciatori” continua Sarri. Che poi entra nel merito nel difficile terreno delle motivazioni: “Stiamo cercando di tirare fuori motivazioni su motivazioni in ogni riunione, ma è operazione abbastanza complessa. È difficile entrare nella testa di una persona, si intrecciano gli obiettivi collettivi a quelli individuali”.
Durante il match si è fermato Pjanic: solo una contusione alla caviglia sinistra per lui, nulla di grave dunque. Mentre nelle prossime ore potrebbe entrare nel vivo il mercato invernale bianconero fino a questo momento fermo al colpo Kulusevski. Nelle prossime quarantott’ore dovrebbero essere definiti lo scambio De Sciglio-Kurzawa con il PSG e la cessione di Emre Can al Borussia Dortmund.
“E’ mancata energia mentale e nervosa – spiega Sarri -. Abbiamo fatto una fase offensiva sotto ritmo con un possesso palla blando. La fase difensiva era sempre in ritardo, è stata una partita di scarsa energia mentale. Abbiamo perso giustamente, ma contro una squadra che aveva fatto poco per vincerla quindi ci abbiamo messo anche del nostro”. Insomma non proprio il ritorno che il tecnico della Juventus sognava di fare nello stadio che anche qualche anno fa lo ha battezzato come comandante della spedizione anti Juve.
“Questa squadra non può giocare come giocava il Napoli, perché ha caratteristiche diverse. Bisogna migliorare nel palleggio, ma accompagnare anche le caratteristiche dei nostri calciatori” continua Sarri. Che poi entra nel merito nel difficile terreno delle motivazioni: “Stiamo cercando di tirare fuori motivazioni su motivazioni in ogni riunione, ma è operazione abbastanza complessa. È difficile entrare nella testa di una persona, si intrecciano gli obiettivi collettivi a quelli individuali”.
Durante il match si è fermato Pjanic: solo una contusione alla caviglia sinistra per lui, nulla di grave dunque. Mentre nelle prossime ore potrebbe entrare nel vivo il mercato invernale bianconero fino a questo momento fermo al colpo Kulusevski. Nelle prossime quarantott’ore dovrebbero essere definiti lo scambio De Sciglio-Kurzawa con il PSG e la cessione di Emre Can al Borussia Dortmund.
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