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Spezia-Genoa 1-2, le pagelle: Destro-Criscito risvegliano il Grifone. Nzola non basta
SPEZIA-GENOA 1-2
Marcatori: 10’ Nzola (S), 15’ Destro (G), 74' rig. Criscito (G)
SPEZIA
Provedel 6 – Non particolarmente reattivo sul gol subito. Si riscatta con una bella parata nel finale su Scamacca.
Vignali 5,5 – Copre le spalle a Gyasi, con più di qualche sbavatura. Opposizione troppo morbida sulla girata vincente di Destro.
Chabot 5,5 – Condizionato dal cartellino giallo rimediato dopo pochi minuti, lascia involarsi Pandev. Dopo rischia il rosso in un contrasto con Behrami. Resta negli spogliatoi. (46’ Terzi 4,5 – Sbaglia tanto e atterra Behrami con un intervento scomposto, causando il rigore del sorpasso).
Erlic 6 – Subito ammonito, non si scompone. Attento nella chiusura degli spazi, mette una pezza in più di una occasione. Finisce da centravanti aggiunto.
Marchizza 5,5 – Più difensore di Bastoni, bada soprattutto alla copertura. Contributo nulla in fase di spinta.
Estevez 6 – La catena di destra con Gyasi funziona che è una meraviglia. Avvia l’azione del primo gol con una buona intuizione (77' Deiola sv)
Ricci 6,5 – Faro del centrocampo di Italiano, riconquista tanti palloni e si propone sempre con personalità per verticalizzare di prima. (84' Piccoli 6 - Pochi minuti ma fa sentire subito il suo peso, supportando in avanti Nzola).
Maggiore 6 – Fa la guerra a tutti, aggredendo le seconde palle. Gli manca solo un po’ di cattiveria al momento di concludere l’azione. (77’ Bartolomei 6 – Sfiora la rete del pareggio con un bolide mancino che esce di un niente).
Gyasi 6,5 – Crea sempre le premesse di pericolosità. Sforna un assist perfetto per Nzola e dispensa giocate di qualità.
Nzola 6,5 – Si abbassa, attacca la profondità. Segna il settimo gol in dieci partite di Serie A, niente male per un debuttante.
Farias 6 – Viene dentro al campo per legare i reparti e provare a cucire il gioco. Non la prende bene quando viene richiamato in panchina. (60’ Mastinu 5,5 – Italiano lo mette dentro per dare maggiore vivacità nell’uno contro uno ma non salta mai l’uomo).
All. Italiano 5,5 - La sua mano si vede, piace come la squadra vuole sempre giocare però servirebbe maggior concretezza e stavolta alcune scelte non si rivelano azzeccate. Non incide col cambio tra Farias e Mastinu. E l'inserimento di Piccoli al fianco di Nzola è sembrato troppo tardivo.
GENOA
Perin 6 - Nzola è troppo vicino per poter evitare il vantaggio dello Spezia. Per il resto del match veste i panni dello spettatore non pagante.
Masiello 6 - Lavoro oscuro per tutto il match. Non si vede, ma c’è. Eccome.
Radovanovic 6 - Ballardini lo schiera in difesa per avere un giocatore di fosforo fin da dietro. Si fa anticipare da Nzola in occasione del vantaggio avversario. Chiude bene in almeno un altro paio di occasioni.
Criscito 7 - Dalla sua parte agisce Gyasi e lo soffre soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa decide il match con un calcio di rigore imprendibile.
Ghiglione 6 - Meglio in fase difensiva che in quella di spinta. Prestazione sufficiente ma nulla di più. (dal 62’ Zappacosta 6 - Presidia la zona di competenza ma non disdegna un paio di sortite offensive)
Lerager 6 - Prestazione di quantità come da esplicita richiesta di Ballardini. Esce per far entrare un elemento con maggiore propensione offensiva. (dal 62’ Zajc 5 - Dovrebbe dare più pericolosità al centrocampo del Grifone ma si fa notare solo un fallaccio con relativo giallo)
Badelj 6 - Gestisce i tempi della manovra del Grifone, sa vestire anche i panni del mediano per recuperare palloni utili. Vertice basso di un centrocampo che funziona e non soffre la maggiore dinamicità dei dirimpettai.
Behrami 6,5 - Corre e lotta su tutti i palloni come suo solito. Personalità da vendere e l’azione che porta al Genoa il gol della vittoria. (dal 75’ Rovella sv)
Czyborra 6,5 - Si fa sorprendere da Gyasi in occasione del gol di Nzola, per il resto del match tiene botta. Corre e ricorre tutti gli avversari che gli capitano a tiro.
Pandev 7 - In 5’ causa l’ammonizione di due avversari a riprova della sua pericolosità. Qualità, quella del macedone, che si vede in occasione dell’azione del gol di Destro. Importante anche la sua esperienza nella gestione dei palloni offensivi che transitano inderogabilmente dai suoi piedi. (dal 75’ Scamacca 5,5 Entra e trova subito la conclusione di testa, seppur debole. In pieno recupero ha la palla del 3-1 ma pecca di egoismo)
Destro 6,5 - Titolare per la terza volta consecutiva, trova il quarto gol stagionale nei primi minuti di gioco. Per il resto del match fa a sportellate con i centrali dello Spezia dimostrando di non essere un ex come in tanti avevano iniziato a pensare dopo le ultime stagioni. (dall’82’ Pjaca sv)
All. Ballardini 7,5 - Per il suo quarto esordio da tecnico del Grifone decide di presentarsi in campo con una formazione dall’età media superiore ai 30 anni. Tradotto: l’esperienza prima di tutto. Una scelta, questa, che ripaga con il ritorno alla vittoria tre mesi dopo l’ultima volta. La sensazione è che il Genoa sia casa sua. C’è da chiedersi perché Preziosi non gli lasci direttamente la squadra in mano anziché richiamarlo ad ogni momento di crisi.
Marcatori: 10’ Nzola (S), 15’ Destro (G), 74' rig. Criscito (G)
SPEZIA
Provedel 6 – Non particolarmente reattivo sul gol subito. Si riscatta con una bella parata nel finale su Scamacca.
Vignali 5,5 – Copre le spalle a Gyasi, con più di qualche sbavatura. Opposizione troppo morbida sulla girata vincente di Destro.
Chabot 5,5 – Condizionato dal cartellino giallo rimediato dopo pochi minuti, lascia involarsi Pandev. Dopo rischia il rosso in un contrasto con Behrami. Resta negli spogliatoi. (46’ Terzi 4,5 – Sbaglia tanto e atterra Behrami con un intervento scomposto, causando il rigore del sorpasso).
Erlic 6 – Subito ammonito, non si scompone. Attento nella chiusura degli spazi, mette una pezza in più di una occasione. Finisce da centravanti aggiunto.
Marchizza 5,5 – Più difensore di Bastoni, bada soprattutto alla copertura. Contributo nulla in fase di spinta.
Estevez 6 – La catena di destra con Gyasi funziona che è una meraviglia. Avvia l’azione del primo gol con una buona intuizione (77' Deiola sv)
Ricci 6,5 – Faro del centrocampo di Italiano, riconquista tanti palloni e si propone sempre con personalità per verticalizzare di prima. (84' Piccoli 6 - Pochi minuti ma fa sentire subito il suo peso, supportando in avanti Nzola).
Maggiore 6 – Fa la guerra a tutti, aggredendo le seconde palle. Gli manca solo un po’ di cattiveria al momento di concludere l’azione. (77’ Bartolomei 6 – Sfiora la rete del pareggio con un bolide mancino che esce di un niente).
Gyasi 6,5 – Crea sempre le premesse di pericolosità. Sforna un assist perfetto per Nzola e dispensa giocate di qualità.
Nzola 6,5 – Si abbassa, attacca la profondità. Segna il settimo gol in dieci partite di Serie A, niente male per un debuttante.
Farias 6 – Viene dentro al campo per legare i reparti e provare a cucire il gioco. Non la prende bene quando viene richiamato in panchina. (60’ Mastinu 5,5 – Italiano lo mette dentro per dare maggiore vivacità nell’uno contro uno ma non salta mai l’uomo).
All. Italiano 5,5 - La sua mano si vede, piace come la squadra vuole sempre giocare però servirebbe maggior concretezza e stavolta alcune scelte non si rivelano azzeccate. Non incide col cambio tra Farias e Mastinu. E l'inserimento di Piccoli al fianco di Nzola è sembrato troppo tardivo.
GENOA
Perin 6 - Nzola è troppo vicino per poter evitare il vantaggio dello Spezia. Per il resto del match veste i panni dello spettatore non pagante.
Masiello 6 - Lavoro oscuro per tutto il match. Non si vede, ma c’è. Eccome.
Radovanovic 6 - Ballardini lo schiera in difesa per avere un giocatore di fosforo fin da dietro. Si fa anticipare da Nzola in occasione del vantaggio avversario. Chiude bene in almeno un altro paio di occasioni.
Criscito 7 - Dalla sua parte agisce Gyasi e lo soffre soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa decide il match con un calcio di rigore imprendibile.
Ghiglione 6 - Meglio in fase difensiva che in quella di spinta. Prestazione sufficiente ma nulla di più. (dal 62’ Zappacosta 6 - Presidia la zona di competenza ma non disdegna un paio di sortite offensive)
Lerager 6 - Prestazione di quantità come da esplicita richiesta di Ballardini. Esce per far entrare un elemento con maggiore propensione offensiva. (dal 62’ Zajc 5 - Dovrebbe dare più pericolosità al centrocampo del Grifone ma si fa notare solo un fallaccio con relativo giallo)
Badelj 6 - Gestisce i tempi della manovra del Grifone, sa vestire anche i panni del mediano per recuperare palloni utili. Vertice basso di un centrocampo che funziona e non soffre la maggiore dinamicità dei dirimpettai.
Behrami 6,5 - Corre e lotta su tutti i palloni come suo solito. Personalità da vendere e l’azione che porta al Genoa il gol della vittoria. (dal 75’ Rovella sv)
Czyborra 6,5 - Si fa sorprendere da Gyasi in occasione del gol di Nzola, per il resto del match tiene botta. Corre e ricorre tutti gli avversari che gli capitano a tiro.
Pandev 7 - In 5’ causa l’ammonizione di due avversari a riprova della sua pericolosità. Qualità, quella del macedone, che si vede in occasione dell’azione del gol di Destro. Importante anche la sua esperienza nella gestione dei palloni offensivi che transitano inderogabilmente dai suoi piedi. (dal 75’ Scamacca 5,5 Entra e trova subito la conclusione di testa, seppur debole. In pieno recupero ha la palla del 3-1 ma pecca di egoismo)
Destro 6,5 - Titolare per la terza volta consecutiva, trova il quarto gol stagionale nei primi minuti di gioco. Per il resto del match fa a sportellate con i centrali dello Spezia dimostrando di non essere un ex come in tanti avevano iniziato a pensare dopo le ultime stagioni. (dall’82’ Pjaca sv)
All. Ballardini 7,5 - Per il suo quarto esordio da tecnico del Grifone decide di presentarsi in campo con una formazione dall’età media superiore ai 30 anni. Tradotto: l’esperienza prima di tutto. Una scelta, questa, che ripaga con il ritorno alla vittoria tre mesi dopo l’ultima volta. La sensazione è che il Genoa sia casa sua. C’è da chiedersi perché Preziosi non gli lasci direttamente la squadra in mano anziché richiamarlo ad ogni momento di crisi.
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