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Crosetti su Repubblica: "Superlega, calciatori senza parole. Il silenzio è un caso solo italiano"
"Superlega, calciatori senza parole. Il silenzio è un caso solo italiano". Questo ciò che scrive Maurizio Crosetti su La Repubblica in edicola stamattina. L'analisi è interessante ed approfondita ed evidenzia la singolarità dell'evento: nessuna voce dei giocatori di Serie A. Il calcio è in bancarotta, ma ciò dipende anche dagli stipendi abnormi di chi lo pratica. Dunque, se in Inghilterra dallo spogliatoio del Liverpool a Guardiola passando per molti altri della Premier, si sono esposti senza paura di offendere i loro datori di lavoro, sarebbe stato così strano sapere cosa pensassero i giocatori in Italia della Superlega? Ed ancora continua il commento: "Si è attesa invano qualche parola dei veri padroni del calcio, [...] forse ancora troppo spaesati, distratti da altro, mai cresciuti: non tutti, ma la maggioranza sì". Anche l'AIC è stata in difficoltà compitando solo "qualche rigo a fatica piuttosto demoscristiano". Per reclamare il diritto di opinione qualcuno avrebbe dovuto esporsi, non criticando per forza, ma niente. Adesso sono tutte finali, sperando di mettere in difficoltà il mister, faremo la nostra partita.
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