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TMW RADIO - Pezzano: "777 Partners fondo che fa spettacolo, al Genoa servono gli attori"
Giulio Dini e Giuseppe Pezzano ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Giuseppe Pezzano, imprenditore italo-americano e ideatore dei Seattle OSA, ha così parlato a Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, parlando della numerosa rappresentanza di proprietà nord-americane in Serie A alla luce dell'arrivo di 777 Partners al Genoa: "Mi fa piacere, sono passati ormai più di 10 anni dai primi approcci, quando Saputo è arrivato in Italia. Era il 2009, e grazie alle mie società. Ho sempre detto che saremmo arrivati qui, nei prossimi 2-3 anni penso ne vedremo di nuovi. Questo perché negli ultimi dieci anni il calcio americano è cresciuto esponenzialmente e tutti si sono innamorati di questo meraviglioso gioco. Ci sono persone che hanno fondi e passione per il calcio".
Che prospettive per il Genoa con 777 Partners?
"Sono un fondo importante, conosco molti dei loro executive. Investono in diversi settori, tra cui l'entertainment, lo spettacolo e lo sport. Per fare uno show servono gli attori, quindi i calciatori. In Serie A poi si è creata una certa competizione tra le varie proprietà americane che ci sono. Abbiamo un motto: amici fuori dal campo, ma dentro nemici".
Come si avvicinano gli americani al calcio italiano?
"Con entusiasmo, hanno capito la bellezza di questo mondo. Essendo un consulente, molti proprietari di fondi mi contattano per un approccio. Se viene designato in maniera corretta, ok, e penso come esempio alla Roma, altrimenti serve maggiore conoscenza. Gli americani non vogliono buttare via soldi. Cerchiamo di far sì che gli americani si adattino al nostro calcio, o arriveremo al livello di acquisizioni come semplici transazioni economiche. I veri limiti sono nelle infrastrutture, lo dico sempre a chi me lo chiede. Spero che Commisso possa completare rapidamente il centro sportivo, e che gli facciano fare qualcosa sullo stadio, così che possa essere da esempio".
Che prospettive per il Genoa con 777 Partners?
"Sono un fondo importante, conosco molti dei loro executive. Investono in diversi settori, tra cui l'entertainment, lo spettacolo e lo sport. Per fare uno show servono gli attori, quindi i calciatori. In Serie A poi si è creata una certa competizione tra le varie proprietà americane che ci sono. Abbiamo un motto: amici fuori dal campo, ma dentro nemici".
Come si avvicinano gli americani al calcio italiano?
"Con entusiasmo, hanno capito la bellezza di questo mondo. Essendo un consulente, molti proprietari di fondi mi contattano per un approccio. Se viene designato in maniera corretta, ok, e penso come esempio alla Roma, altrimenti serve maggiore conoscenza. Gli americani non vogliono buttare via soldi. Cerchiamo di far sì che gli americani si adattino al nostro calcio, o arriveremo al livello di acquisizioni come semplici transazioni economiche. I veri limiti sono nelle infrastrutture, lo dico sempre a chi me lo chiede. Spero che Commisso possa completare rapidamente il centro sportivo, e che gli facciano fare qualcosa sullo stadio, così che possa essere da esempio".
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