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Dal Pino: "Si va verso la conferma della Serie A a 20 squadre. Razzismo? Lotteremo ancora"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 18 ottobre 2021, 09:51Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Dal Pino: "Si va verso la conferma della Serie A a 20 squadre. Razzismo? Lotteremo ancora"

Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, ha parlato a Radio Rai. Queste le sue parole: "È difficile comprendere come lo Stato non abbia pensato a noi. Avevamo chiesto provvedimenti con la FIGC a costo zero e spero che a breve si possa rimediare a questa dimenticanza, altrimenti non sarebbe accettato. Abbiamo chiesto la possibilità di posticipare di sei mesi i pagamenti dei contributi. Sono convinto che alla fine il governo ci verrà incontro. Ci sono tante cose da fare per ridurre i costi e questo passa attraverso il FFP a livello di UEFA. Ci sono anche moltissime altre cose che non possiamo fare a causa della burocrazia. Per crescere servono le infrastrutture, in Italia servono 10 anni per fare uno stadio".

C'è una data per Inter-Juve di Supercoppa?
"Ancora no. Ci sono due ipotesi, una a fine dicembre e una il 5 gennaio. Abbiamo un contratto con l'Arabia Saudita anche se non avevano esercitato l'opzione per giocare la partita quest'anno. Sono arrivati in ritardo ma penso che presto troveremo una soluzione".

La FIFA ha un progetto chiaro per il futuro?
"Non posso rispondere io per Infantino. Io sono nuovo nel mondo del calcio, sono entrato due anni fa. C'è una tendenza di FIFA e UEFA di mettere sempre più partite nelle varie competizioni, vedi il Mondiale ogni due anni o la nuova Champions. Noi dobbiamo proteggere la qualità del campionato nazionale e abbiamo le idee abbastanza chiare per il futuro. Vogliamo proteggere il nostro campionato a livello di date e per la qualità delle nostre squadre. Servono le infrastrutture importanti, la Serie A deve avere un buon livello dal punto di vista mediatico".

Capitolo razzismo, cosa si sta facendo?
"Questo è un problema che non si vede solo negli stadi. Alcuni personaggi non dovrebbero più entrare nei vari impianti di Serie A, noi abbiamo fatto una campagna il "Keep Racism Out" e adesso vogliamo muoverci concretamente per escludere la gente e impedire ai razzisti di comprare i biglietti. Abbiamo creato una grande struttura, a Lissone, con VAR e altre cose. Vorrei creare una stanza anche per le telecamere da utilizzare contro le azioni di razzismo, vedremo come fare. In quel caso si potrebbe agire subito e portare fuori dagli stadi chi si macchia di gesti di razzismo".


Si parla di spezzettare ancora di più il campionato.
"A inizio campionato si era ipotizzato, poi non l'abbiamo fatto. Questo calendario lo vedrete fino alla fine della stagione. Spezzettare vuol dire valorizzare mediaticamente il campionato".

Come procede la discussione del format del campionato?
"Le piccole società sono il cuore della Serie A e sono fondamentali all'interno della competizione. Sul numero delle squadre la FIGC ha detto che lascia alla Serie A la decisione finale. Ne stiamo parlando e la discussione è aperta. L'ago della bilancia al momento propende sul restare a 20 squadre".

Caso DAZN: tanti parlano di mancanza di rispetto. Cosa ci dice?
"DAZN ha acquisito i diritti e le nostre strutture avevano fatto ogni verifica sulla possibilità di avere sostanzialmente il nostro campionato solo sulla rete, sulla banda larga: le condizioni c'erano e ci sono. DAZN è responsabile di tutto questo: ho ripetuto più d'una volta che, quanto successo, è inaccettabile. Mi sembra che, nelle ultime domeniche, qualcosa di meglio si sia visto. È un passo estremamente importante, è la prima volta che siamo canale monodistributivo su una tecnologia nuova, mi auguro che questo porti il nostro Paese a ridurre il 'digital devide' e a imporre l'uso della tecnologie e della banda larga in tutte le zone d'Italia possibili".

Cosa chiedete di urgente al governo?
"La rateizzazione dei contributi fiscali. Non è stata data ma spero che si possa arrivare a qualcosa di positivo. Poi c'è quella delle sponsorizzazioni del betting, in tutta Europa si può, qui no. Non ha senso".