La sfida di Allegri: Chiesa e Dybala dal 1'. Finora solo 13 partite da titolari per la strana coppia
È la sfida da vincere. Allegri ha detto così della gara contro i neroverdi, ma far coesistere Chiesa e Dybala è un passaggio cruciale per il salto di qualità della sua Juve.
Come detto, le motivazioni per questa scarsa convivenza sono molteplici. In primo luogo, i tanti stop di Dybala: l'argentino è stato il grande assente dell'annata con Pirlo in panchina. Difficile vederlo in campo, a maggior ragione con Chiesa. In questo inizio di stagione, la Joya ha ridotto ma non risolto i problemi fisici che lo hanno perseguito. Inoltre, Chiesa non è sempre stato una prima scelta di Allegri, tanto da finire in panchina ben tre volte in campionato. Circostanze a parte, c'è anche una questione tattica, in parte nascosta dietro al fatto che molto spesso i due non abbiano potuto concretamente giocare insieme: a Paulo piace partire da destra per accentrarsi col mancino, Federico è più incisivo giocando sulla fascia col piede "giusto". Con caratteristiche diverse, per dare il meglio insistono in zone molto vicine di campo: metterli insieme sbilancia la Juve da un lato. Farli coesistere, fisico permettendo, è un intrigo che molti allenatori vorrebbero affrontare e che Allegri deve risolvere.