TUTTO mercato WEB
…con Alessandro Martinelli
Dopo il ritiro a causa di un problema cardiaco per Alessandro Martinelli è tempo di programmare il futuro. Futuro che lo vedrà ancora nel mondo del calcio. E mentre si diverte a giocare per gli svizzeri del Castello, riflette sul domani. “Gioco in una squadra di amici, non c’entra niente con quello che facevo prima”, spiega l’ex centrocampista di Brescia e Palermo, a TuttoMercatoWeb.
Che farà da grande?
“Sto cercando di programmare qualcosa insieme al mio ex agente Alessandro Beltrami. Ma bisogna fare le cose fatte bene”.
In che ruolo si vede?
“Con Gaetano Berardi stiamo vedendo di affrontare più percorsi. Anche da procuratori. Però le cose vanno fatte con un senso, vedremo. Intanto mi aggiorno, uso WyScout e ho visto qualche partita dal vivo”.
Vive in Svizzera, dove l’Inter ha mandato Sebastiano Esposito. Se restasse al Basilea sarebbe l’acquisto più costoso della storia.
“È partito molto forte, ha del potenziale. Il Basilea è una squadra forte. Se lo terranno potranno rivenderlo a cifre superiori”.
Se le dico Palermo?
“Dico che vorrei essere ancora lì, a giocarmela. Quando sono andato non pensavo che Palermo fosse così bella, purtroppo è andata così. Rimane una parte importante del mio percorso. Devono continuare a pensare partita dopo partita. Poi il ritorno sarà tutta un’altra cosa e se ci sarà da intervenire sul mercato lo faranno”.
Il Brescia insegue la Serie A.
“È una società importante, era normale che lottasse per questi obiettivi. Hanno attaccanti forti, l’allenatore è un vincente. Non sono sorpreso. Poi ci sarà il girone di ritorno. E alcune squadre come Parma e Monza potrebbero risalire la china”.
Ha conosciuto Lucca a Brescia e Palermo, oggi è al Pisa. È davvero pronto per il salto?
“È coordinato, veloce, ha tecnica. Dovrà essere bravo lui con la testa. Se vai in una grande squadra se non hai la mentalità giusta rimanere non è semplice”.
Che farà da grande?
“Sto cercando di programmare qualcosa insieme al mio ex agente Alessandro Beltrami. Ma bisogna fare le cose fatte bene”.
In che ruolo si vede?
“Con Gaetano Berardi stiamo vedendo di affrontare più percorsi. Anche da procuratori. Però le cose vanno fatte con un senso, vedremo. Intanto mi aggiorno, uso WyScout e ho visto qualche partita dal vivo”.
Vive in Svizzera, dove l’Inter ha mandato Sebastiano Esposito. Se restasse al Basilea sarebbe l’acquisto più costoso della storia.
“È partito molto forte, ha del potenziale. Il Basilea è una squadra forte. Se lo terranno potranno rivenderlo a cifre superiori”.
Se le dico Palermo?
“Dico che vorrei essere ancora lì, a giocarmela. Quando sono andato non pensavo che Palermo fosse così bella, purtroppo è andata così. Rimane una parte importante del mio percorso. Devono continuare a pensare partita dopo partita. Poi il ritorno sarà tutta un’altra cosa e se ci sarà da intervenire sul mercato lo faranno”.
Il Brescia insegue la Serie A.
“È una società importante, era normale che lottasse per questi obiettivi. Hanno attaccanti forti, l’allenatore è un vincente. Non sono sorpreso. Poi ci sarà il girone di ritorno. E alcune squadre come Parma e Monza potrebbero risalire la china”.
Ha conosciuto Lucca a Brescia e Palermo, oggi è al Pisa. È davvero pronto per il salto?
“È coordinato, veloce, ha tecnica. Dovrà essere bravo lui con la testa. Se vai in una grande squadra se non hai la mentalità giusta rimanere non è semplice”.
Altre notizie
Ultime dai canali
napoliRecupero Atalanta-Fiorentina, caos date: se la Dea va in finale, si gioca a campionato finito
cagliariRoma, De Rossi: "Cannavaro persona giusta per salvare l'Udinese. Non avevo mai preparato 20' di una partita..."
romaSpinazzola: "Siamo felicissimi, è un grande segnale per la Champions. Dobbiamo pensare subito al Napoli, se sbagli con loro poi piangi"
interLautaro subisce fallo, Dimarco dalla panchina gli chiede di perdere tempo: il retroscena del derby
milanMN - Passerini: "Il mio voto a Pioli? Tra il 7 e il 7.5. Ricordiamoci i traguardi raggiunti"
parmaVenezia, Pierini: "Cremonese squadra forte, normale fare errori in una stagione. Dobbiamo guardare a noi"
romaTre punti in 25 minuti per zittire 11 giorni di sciocchezze
romaDe Rossi: "La nostra frustrazione veniva da altro, mi sembra un precedente unico il fatto che non venga aiutata una squadra italiana in questo senso"
Primo piano