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TMW RADIO - Bazzani: "La Lazio pensa troppo. Sarri? Forse dovrà adattarsi anche qui"
Ospiti: Massimo Orlando "La Lazio così non centra nessun obiettivo. Il Napoli ha fatto grande Sarri" -
Fabio Bazzani "La Lazio in campo pensa troppo, Sarri non è entrato nella testa dei calciatori" -
Alessandro Cucciari "Tra Ibra e Sheva come attaccante scelgo sempre Ibra. Vlahovic lo preferisco a Haaland" -
Maracanà con Marco Piccari e Eleonora Marini
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L'ex calciatore e commentatore tv Fabio Bazzani a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha parlato di Lazio e non solo.
Sarri ha parlato di periodo complicato. Che ne pensa?
"Ha una rosa che nelle alternative qualcosa lascia, soprattutto nel vice Immobile, con Muriqi che sta faticando a dare qualcosa. In generale è una squadra che oggi pensa troppo, che mentalmente è bloccata dal cercare di mettere in campo le richieste del tecnico, che ha uno spartito tutto suo. Era una squadra che conosceva un altro calcio, che giocava a memoria. Oggi in campo pensa tanto e questo non è un bene. Butti via tante energie nervose e così sei bloccato. Vediamo poche giocate individuali ancora, anche perché se pensi a come giocare perdi anche quel senso di piacere nel fare certe cose".
Viene da chiedersi se Sarri è stato fatto grande dal Napoli o il contrario:
"Il Napoli è stato l'ultimo anno dove è riuscito Sarri a mettere in campo tutto il suo calcio. Al Chelsea ha vinto ma si è adattato a certe situazioni, così come alla Juventus. Alla Lazio ha detto che ha ritrovato il gusto di allenare. Vedremo quanto insisterà sul suo credo e se dovrà fare un altro passo lui se la squadra non si adatterà, come fatto a Londra e Torino".
Milan contro il Genoa. Chi il più forte come attaccante tra Ibra e Shevchenko?
"Sono due campioni diversi, sarebbe stato bello vederli insieme. Sheva ha avuto un impatto straordinario, così come Ibra. Fatico a sceglierne uno, sono due campioni".
Sarri ha parlato di periodo complicato. Che ne pensa?
"Ha una rosa che nelle alternative qualcosa lascia, soprattutto nel vice Immobile, con Muriqi che sta faticando a dare qualcosa. In generale è una squadra che oggi pensa troppo, che mentalmente è bloccata dal cercare di mettere in campo le richieste del tecnico, che ha uno spartito tutto suo. Era una squadra che conosceva un altro calcio, che giocava a memoria. Oggi in campo pensa tanto e questo non è un bene. Butti via tante energie nervose e così sei bloccato. Vediamo poche giocate individuali ancora, anche perché se pensi a come giocare perdi anche quel senso di piacere nel fare certe cose".
Viene da chiedersi se Sarri è stato fatto grande dal Napoli o il contrario:
"Il Napoli è stato l'ultimo anno dove è riuscito Sarri a mettere in campo tutto il suo calcio. Al Chelsea ha vinto ma si è adattato a certe situazioni, così come alla Juventus. Alla Lazio ha detto che ha ritrovato il gusto di allenare. Vedremo quanto insisterà sul suo credo e se dovrà fare un altro passo lui se la squadra non si adatterà, come fatto a Londra e Torino".
Milan contro il Genoa. Chi il più forte come attaccante tra Ibra e Shevchenko?
"Sono due campioni diversi, sarebbe stato bello vederli insieme. Sheva ha avuto un impatto straordinario, così come Ibra. Fatico a sceglierne uno, sono due campioni".
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