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Claudio Nassi: "Raiola, il calcio, i procuratori"TUTTO mercato WEB
martedì 3 maggio 2022, 06:52Altre Notizie
di Redazione TMW

Claudio Nassi: "Raiola, il calcio, i procuratori"

Quando il 30 giugno '82 lasciai la Sampdoria, non volevo più lavorare per società di calcio. Avevo chiuso vincendo, ma sulle gambe. Mi mancavano casa e famiglia. L'avevo acquistata a Pistoia per la prima volta. Quattro mesi dopo mi venne l'idea di fare il procuratore, per guidare i calciatori nei loro contratti e investimenti, come negli USA facevano McCormack e Donald Dell con i campioni di tennis e golf. Ne parlai a un altro D.S. e al proprietario di un'agenzia pubblicitaria di Firenze. Nacque la AIM. Un anno dopo smisi. Non mi divertiva. Si guadagnava troppo, poi eri guardato male da presidenti e calciatori. Gli uni si sentivano ricattati, gli altri, in molti casi, incontentabili. Non mi piaceva stare tra l'incudine e il martello.

Per cui, quando ho letto intere pagine sulla morte di Raiola, mi sono chiesto quanto ancora ci metterà il calcio a risolvere il problema procuratori. Lasciamo stare quelli di vertice, che hanno imperi e percentuali del 10%, ma la categoria, soprattutto nelle serie inferiori, è da limitare, per i danni incredibili che produce e la regolarità dei campionati. Al solito, come dice Chamfort: "Per essere graditi bisogna lasciarsi insegnare tutte le cose che si sanno da coloro che non le sanno".


Ha stupito ciò che si legge nella pagina del sito in cui viene presentata l'agenzia Stellar Group di Jonathan Barnett, il numero uno del calcio, secondo solo, secondo Forbes, a Scott Boras, il Re Mida del baseball: "Non tollereremo e perdoneremo l'evasione fiscale da parte dei nostri clienti, agenti o fornitori, né delle giurisdizioni in cui operiamo, o altrove". Debbo ricredermi, avevo sempre pensato fosse il regno dell'evasione.

Nel 2020 Barnett vantava contratti per 1,43 miliardi di dollari, per una somma di commissioni di 142 milioni. Jorge Mendes, il numero due del calcio, chiudeva contratti per oltre un miliardo, guadagnando 104 milioni. Al terzo posto Raiola, con 850 milioni di affari e 85 di commissioni. Poi il tedesco Struth con Timo Werner, Sule e Kroos, con 13 milioni di incassi e 1,8 miliardi di contratti. Dalle nostre parti Federico Pastorello con 30 milioni di commissioni e Lucci con 220 milioni di affari. Secondo il report della FIFA, dal dicembre 2021 i club hanno pagato 500,8 milioni di dollari in commissioni, 3 milioni sopra le cifre dell'anno prima, ma, tenendo conto che il valore dei trasferimenti si è ridotto, il mezzo miliardo di dollari è cifra enorme. Soldi che escono dal calcio, quando tutti vorrebbero entrassero. D'accordo, lo so che si può fare, basta capire!