Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / genoa / Serie B
Preziosi su Genoa-Como: "La mia partita, ma è scontato che faccia il tifo per i liguri"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 11 novembre 2022, 19:34Serie B
di Tommaso Maschio

Preziosi su Genoa-Como: "La mia partita, ma è scontato che faccia il tifo per i liguri"

“Genoa-Como è la mia partita, ma non mi chieda per chi tifo, è scontato. Dico Genoa, 18 anni non si cancellano”. Così l’ex patron di liguri e lariani Enrico Preziosi a Laprovinciadicomo.it parla in una lunga intervista della sfida in programma lunedì sera e delle proprietà straniere che ora guidano i due club: “Avete presente quando qualcuno ti fa del male, e l’unica maniera per dimenticare è cancellare? Ecco, Como mi fa quell’effetto. Abito a Lugano, e se devo attraversarla di passaggio, mi prende un sentimenti di disagio .Le cose non sono mai raccontate ben, mi spiace. Se la gente a Saronno, a Como e a Genova ha finito per insultarmi o screditarmi, significa che qualche errore l’ho commesso anche io. Non sono soddisfatto di quanto ho fatto, perché alla fine ho perso. Ma non ho rimpianti, rifarei tutto, anche gli errori. - continua Preziosi – Il Genoa ha una squadra che mi sembra possa andare in Serie A, un allenatore bravo che però deve ancora adattarsi al calcio italiano. Il Como lo seguo meno, so poche cose come che è arrivata una società sana e seria, che ha disponibilità economica ed è un buon punto di partenza. Proprietà straniere? Difficile gestire a distanza. Il calcio conserva regole antiche che sono sempre attuali. La proprietà deve essere presente, guardare i giocatori negli occhi e i giocatori, quando annusano la presenza del padrone, corrono di più. Da lontano è difficile, molto più difficile. Posso farle una previsione, tra qualche anno le proprietà straniere torneranno da dove sono venute. Chi viene da lontano calcola di fare business come nell’entertainment, profitti sicuri, ma non calcolano che qui è diverso. Qui la gente non va allo stadio per divertirsi, di divertirsi non gliene frega un fico secco. Qui la gente va allo stadio per vincere, per andare in ufficio e a sua volta vincere le sfide di corridoio. Il controllo si scontra con questa irregolarità impazzita che si chiama passione. E le proprietà straniere non la capiscono, non la gestiscono”.