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Udinese, Ehizibue: "Karamoh, errore mio. No al Genoa? Sono credente, non era il momento"
L'esterno dell'Udinese, Kingsley Ehizibue, ha parlato a TV12 iniziando dalla sconfitta rimediata contro il Torino: "È stata una partita difficile, in cui non abbiamo creato tante occasioni. Momento complicato".
L'azione del gol di Karamoh?
"Per quanto riguarda me, devo marcare meglio, so che è stato un mio errore. Devo sicuramente migliorare. Pensavo inizialmente fosse fuorigioco, le immagini però purtroppo mi hanno smentito. Voglio sempre imparare, in questo momento devo crescere e guardare avanti, partita dopo partita".
Come si trova a Udine?
"Il mister mi chiede di difendere bene, che è molto importante per la squadra e di attaccare gli spazi con la mia velocità. In Germania giocavo con la difesa a 4, qua a Udine giochiamo a 3 e sto imparando quindi i movimenti necessari per aiutare nel miglior modo possibile i miei compagni con questo modulo".
Pensate alla qualificazione per le coppe europee?
"Certo che abbiamo le motivazioni per l’Europa. Io ci voglio andare ed anche la squadra".
Ci racconta la sua storia?
"I miei genitori sono nati in Nigeria, mentre io sono nato in Germania. Ci siamo trasferiti poi in Olanda quando avevo tre anni e lì sono cresciuto. Mi sento quindi olandese".
Perché in passato ha rifiutato il Genoa?
"Ho detto no al Genoa perché sono credente, prego molto e, in quel momento, ho sentito che non fosse il giusto momento. Per me la fede è molto importante, mi accompagna sempre e mi dà la forza. La famiglia e gli amici mi hanno trasmesso questi valori".
L'azione del gol di Karamoh?
"Per quanto riguarda me, devo marcare meglio, so che è stato un mio errore. Devo sicuramente migliorare. Pensavo inizialmente fosse fuorigioco, le immagini però purtroppo mi hanno smentito. Voglio sempre imparare, in questo momento devo crescere e guardare avanti, partita dopo partita".
Come si trova a Udine?
"Il mister mi chiede di difendere bene, che è molto importante per la squadra e di attaccare gli spazi con la mia velocità. In Germania giocavo con la difesa a 4, qua a Udine giochiamo a 3 e sto imparando quindi i movimenti necessari per aiutare nel miglior modo possibile i miei compagni con questo modulo".
Pensate alla qualificazione per le coppe europee?
"Certo che abbiamo le motivazioni per l’Europa. Io ci voglio andare ed anche la squadra".
Ci racconta la sua storia?
"I miei genitori sono nati in Nigeria, mentre io sono nato in Germania. Ci siamo trasferiti poi in Olanda quando avevo tre anni e lì sono cresciuto. Mi sento quindi olandese".
Perché in passato ha rifiutato il Genoa?
"Ho detto no al Genoa perché sono credente, prego molto e, in quel momento, ho sentito che non fosse il giusto momento. Per me la fede è molto importante, mi accompagna sempre e mi dà la forza. La famiglia e gli amici mi hanno trasmesso questi valori".
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