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L'Arena, le pagelle dei gialloblù dopo Crotone-Verona
domenica 23 settembre 2018, 13:00News
di Giorgia Segala
per Tuttohellasverona.it
fonte L'Arena

L'Arena, le pagelle dei gialloblù dopo Crotone-Verona

SILVESTRI 6 - Il portiere gialloblù non fa nulla di eccezionale, ma in ogni cosa che fa c'è attenzione e preparazione. Tutto questo però viene offuscato dall'abbaglio preso sul tiro di Firenze al quarantesimo della ripresa, un errore di valutazione che riapre per pochi minuti una partita praticamente già finita. Nella sua giornata da ricordare la parata su colpo di testa ravvicinato di Faraoni.

ALMICI 6.5 - Spinge meno del solito ma dalle sue parti non si passa. Nel secondo tempo è bravo a limitare anche qualche tentativo di Stoian, gettato nella mischia da Stroppa.

MARRONE 6.5 - L'ex Bari gioca una discreta gara, come facevano i difensori di una volta. Attento nel tenere corta la squadra. Qualche contrasto aereo con Simy e nulla più. Prova più che sufficiente.

CARACCIOLO 6 - Avrebbe meritato il gol dopo due minuti nel secondo tempo, ma il suo colpo di testa è stato respinto dal portiere di casa. Si fa ammonire stupidamente, perché in ritardo su Simy. Per il resto solo ordinaria amministrazione.

CRESCENZI 6 - Sbaglia tutto o quasi nel primo tempo quando Faraoni sembra Cristiano Ronaldo. A due passi dalla panchina gialloblù lancia con le mani, sbagliando quindi la rimessa e con Nalini che calcia fortunatamente sull'esterno della rete. Sale nella ripresa, ma non è stato certo il giocatore ammirato in casa con il Carpi.

HENDERSON 7 - Canta e porta la croce. Bravissimo a seguire la palla sul secondo palo e mettere dentro di sinistro il gol dell'uno a zero. Nel secondo tempo non perde mai la calma. Il giovane Liam ha ricordato quello dell'esordio in Coppa Italia con la Juve Stabia. Grande riferimento là in mezzo per tutti i compagni.

DAWIDOWICZ 6.5 - Mister Grosso l'ha piazzato davanti alla difesa. Silvestri e gli altri compagni sul rinvio l'hanno sempre cercato. L'ex rosanero, o con il petto o di testa, capitalizzava questi lunghi lanci da dietro. La sua forza fisica è impressionante. Davvero utile per la causa dell'Hellas. Non disdegna quell'ignoranza agonistica, che da sempre è meglio avere nel campionato cadetto.

COLOMBATTO 7 - Qualche volta si pesta i piedi con Dawidowicz ma gioca come sa. Freddo in occasione della seconda rete gialloblù, nel finale è utilissimo anche in fase di interdizione. Dopo la vittoria dello Scida, si può tranquillamente affermare che è lui il regista titolare del Verona e che, quando il gigante polacco non gli dà scampo, sa fare benissimo la mezzala.

MATOS 6.5 - Il brasiliano punta sempre gli avversari, se ne va quasi sempre. Sta attraversando un grande periodo di forma. Purtroppo non segna mai, o molto poco. Nel secondo tempo fallisce da buona posizione il colpo del tre a zero con un sinistro che il portiere di casa Festa vede solo quando la palla picchia il cartellone pubblicitario a due passi dal palo della porta. (LEE SV - Viene anche maltrattato dai difensori del Crotone ma sta troppo poco in campo per un giudizio.)

TUPTA 6.5 - Grosso spiazza tutti e offre all'attaccante della Primavera, già aggregato dal ritiro in Prima squadra, la chance della vita. Il "bocia" all'esordio stupisce tutti per maturità e personalità. Fallisce però un gol già fatto dopo aver lottato a colpi di gomito con Sampirisi e aver lasciato sul posto l'esperto difensore dei calabresi. Nel secondo tempo, dopo aver colpito il palo della porta del Crotone, fornisce a Colombatto l'assist per il gol. Esordio da ricordare anche per le reti mancate, purtroppo. (CISSÈ SV - Venti minuti al centro dell'attacco per dare respiro a Tupta e cercare di aiutare i compagni nelle fasi finali della gara.)

LARIBI 6.5 - Meno determinante rispetto alla gara col Carpi, ma il suo sinistro disegna sempre calcio. Festa si supera su un diagonale dell'ex Cesena. Prova positiva. (RAGUSA 5.5 - Entra e gioca subito dei palloni interessanti, ma poi fallisce un controllo che lo avrebbe messo a due passi da Festa per il possibile gol del 3-0. Ha un po' di naftalina da togliersi di dosso.)

Allenatore GROSSO 7 - Il Verona va anche senza Pazzini e Di Carmine, scusate se è poco. Squadra con gioco e idee, va in affanno solo nei minuti finali, ma la strada è quella giusta. 

Arbitro SACCHI 6 - Gara non difficile da dirigere e lui la tiene in mano senza troppi problemi, anche se chiude gli occhi su qualche intervento duro. Mancano almeno due cartellini per parte.