Le pagelle del Verona: la firma di Matos sui tre punti a Benevento
SILVESTRI 6,5 - Vola nel primo tempo deviare una stangata di Bandinelli. Coda scambia un cucchiaio per un mestolo. Lui raccoglie e ringrazia
CRESCENZI 6 - Solito stantuffo. Polmoni, gambe e tanta sostanza. Peccato si mangi il gol che avrebbe chiuso la pratica
MARRONE 6,5 - Ordinato, preciso e puntuale nelle chiusure. Il miglior Marrone della stagione
DAWIDOWICZ 6,5 - Monumentale. Bastione invalicabile. Lì dietro è una certezza. Lo ha capito anche Grosso.
BALKOVEC 5 - Sporca una discreta prestazione con la leggerezza che ristabilisce la parità numerica. Meno male che il Benevento non ne approfitta
DANZI 5 - Stenta a trovare linee e posizione. Sbaglia qualche pallone di troppo. L’attenuante è che non giocava da parecchio tempo. Rivedibile
(dal 79’ LARIBI 5,5 - Entra nel finale. Avrebbe un buon pallone ma calcia debolmente)
GUSTAFSON 6 - Grosso gli affida le chiavi del centrocampo. Nel primo tempo fatica un po’. Cresce nella ripresa. Fa il suo
ZACCAGNI 6,5 - Ha il merito accelerare e puntare sempre l’uomo. A farne le spese è Costa che rimedia il secondo giallo. Dalla punizione scaturisce il gol partita
MATOS 7 - Il migliore. Dai suoi piedi e dalle sue serpentine nascono i maggiori pericoli per la difesa del Benevento. Capitalizza la prestazione con il gol partita. Imprescindibile
(dal 77’ RAGUSA sv)
DI CARMINE 5 - Non una gran serata. Nel primo tempo si divora un gol fatto. Nell’azione del gol di Matos c’è un suo zampino, sia pur sporco. Abulico
LEE 6,5 - Corre e si danna l’anima. La punizione da cui scaturisce il gol di Matos è sua. In occasione del rigore commette una sciocchezza. Per fortuna Coda ne combina una più grossa. Peperino
(dal 86’ EMPEREUER sv)
GROSSO 6,5 - Ridisegna la squadra per l’ennesima volta. Un rischio. I fatti questa volta gli danno ragione. Il Verona conquista tre punti pesantissimi sul campo di una diretta concorrente che in passato ci aveva riservato dolori. Cosa più importante, la squadra offre una prestazione di carattere. Ci voleva